ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

MISTER

Terremoto in Turchia, Montella: “Al telefono con miei calciatori sentivo famiglie urlare”

Montella
Il racconto choc dell'allenatore dell'Adana Demirspor.

Redazione ITASportPress

"Forse sì, i miracoli esistono". Inizia così l'intervista di Vincenzo Montella al Corriere della Sera dopo il terribile terremoto in Turchia. Il tecnico italiano, ora all'Adana Demirspor, miracolosamente non si trovava dove di solito alloggia. Il suo hotel, ora, è andato perduto in mezzo alle fiamme e alla distruzione.

Terremoto in Turchia: il racconto di Montella

Montella
—  

"Le possibilità che non fossi ad Adana durante il terremoto erano veramente basse. Invece mi trovo qui a Istanbul. A un migliaio di chilometri dai palazzi crollati, dai morti e dalle macerie. Mi trovo qui, ancora incredulo, a pregare per le vittime. Sono vivo. Angosciato ma vivo. Dovrei considerarla una fortuna? Troppi morti, è difficile", ha detto Montella.

"I miei calciatori sono stati svegliati dai famigliari che erano in strada. Pioveva forte ad Adana e davanti ai loro occhi si stava prefigurando uno scenario apocalittico dalle proporzioni ancora indefinite. L’epicentro del terremoto è distante duecento chilometri ma le scosse erano continue e le case tremavano. Mogli e figli avevano lasciato le case, piangevano. Ascoltavo le loro urla dai telefonini. Difficile mantenere la calma, anche noi avvertivamo scosse in continuazione. La notizia del terremoto fa il giro del mondo, i miei figli dall’Italia mi chiamano ogni ora, vogliono che torni a casa".

"Se tornerò in Italia dai miei figli? Sono tentato. Li ho rassicurati ma ora vorrei abbracciarli forte. Ne ho un bisogno fisico, e anche emotivo. Mi sento un uomo fortunato, ho sfiorato una tragedia enorme. Vorrei il calore di casa mia o forse, inconsciamente, sentirmi al riparo. Sì, ho paura. La Turchia però è una terra meravigliosa, se andassi via adesso sarebbe come fuggire. Sarei egoista. Magari tra qualche giorno...".

E su come si muoverà in queste ore: "Resto a Istanbul. L’albergo dove risiedo è stato evacuato: è andato a fuoco. Capisce perché mi sento un sopravvissuto? Preghiamo, preghiamo tutti". Ancora sulla squadra: "Il club ha messo a disposizione delle loro famiglie degli alloggi ad Antalya, i giocatori sono ripartiti da qui con un volo speciale. Molti non hanno più casa".

tutte le notizie di