Ucraina, riparte il campionato: stadi a porte chiuse e rifugi antiaerei

Il calcio ucraino riparte nonostante i costanti bombardamenti dell'esercito russo. Il campionato è stato fermato nel mese di febbraio a causa del conflitto, ma ora il Paese ha voglia di ripartire prendendo però tutte le precauzioni del caso. "Voi russi ci fate la guerra, noi ucraini giochiamo a calcio, e facciamo anche il campionato. Anzi, campionati: serie A, B e C, maschile e femminile. Abbiamo bisogno di calcio. E lo facciamo per i tifosi, ma anche per i nostri soldati al fronte", dice Andriy Pavelko, presidente della Lega calcio ucraina.

Bisognerà seguire regole di ferro: a porte chiuse, copertura con le postazioni fisse della contraerea, ma anche batterie mobili vicine ai campi da gioco pronte a intervenire. Il protocollo stabilisce inoltre la presenza di rifugi antiaerei a 500 metri dal campo, per poter accogliere giocatori, arbitri, staff delle squadre, personale sanitario. Si comincia domani alle 12 con Shakhtar Donetsk contro Metalist 1925 Kharkiv.