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Witsel rivela: “Avrei potuto firmare per Real Madrid, Manchester United e Juventus ma…”

witsel (getty images)

Il belga ammette di aver avuto tante occasioni in carriera ma che alla fine non si sono concretizzate per diversi motivi

Redazione ITASportPress

Interessante intervista rilasciata dal centrocampista del Borussia Dortmund Axel Witsel a Goal e DAZN. Il belga ha raccontato la sua carriera da giocatore. Dagli esordi con lo Standard Liegi alle tante opportunità di giocare per un top club europeo mai concretizzate fino all'arrivo, appunto, ai tedeschi in giallo nel 2018.

Il classe 1989 ha ammesso di aver avuto l'occasione di firmare per Real Madrid, Manchester United e persino per la Juventus con la quale aveva anche già sostenuto le visite mediche, ma che alla fine, gli eventi lo hanno portato altrove.

OCCASIONI - "Nel 2012 mi sarei potuto trasferire nel Real Madrid, quando c'era José Mourinho. Ma poi i blancos hanno fatto firmare Modric e, beh, non avrebbe avuto senso per me andare a Madrid". "Poco prima della fine del mercato mi ha chiamato lo Zenit. Sono una persona aperta e non avevo paura della Russia". Ma durante la permanenza nel club russo, ecco un'altra chiamata importante, la Juventus quando il suo contratto stava scadendo: "Il mio contratto con lo Zenit era scaduto e volevo trasferirmi a Torino alla Juventus. Avevo già superato il controllo medico e in realtà dovevo solo firmare il contratto", ha ammesso Witsel: "Ho aspettato tutto il giorno in ufficio e alla fine lo Zenit mi ha detto di tornare. Forse era destino. Forse non era il momento giusto".

IN CINA - Ma dopo lo Zenit e l'occasione bianconera, ecco la decisione di andare in Cina: "Come ho detto, sono uno aperto e mi piace fare esperienze. La gente ha sempre detto che la mia è stata una scelta dettata dai soldi. Mi dispiace che, soprattutto i giornali in Belgio, abbiano detto certe cose. Non tanto io, ma la mia famiglia ne ha sofferto molto".

EUROPA - Ecco, però, che dopo il Tianjin arriva la nuova occasione di tornare in Europa: "Prima Michael Zorc (ds del Borussia Dortmund ndr) mi ha avvicinato, poi anche Lucien Favre mi ha chiamato", ha spiegato Witsel. "Avevo anche altre offerte, forse avrei potuto andare a Parigi o a Manchester, ma non volevo aspettare. E avevo la sensazione di essere la prima scelta per il Dortmund. È importante sentirsi bene quando si va in un nuovo club. Quindi, dopo i colloqui con Zorc, Favre e il Hans-Joachim Watzke (CEO), ho deciso di unirmi al Borussia Dortmund. Un club di livello e avevo davvero tanta voglia di giocare in Europa. Forse è stata la mia ultima possibilità e a 29 credo sia stata la scelta giusta nel momento giusto".