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Zenit, Dzyuba: “Mancini isterico e arrogante mi definiva il “Balotelli” della squadra”

Zenit, Dzyuba: “Mancini isterico e arrogante mi definiva il “Balotelli” della squadra”

Ancora parole al veleno dell'attaccante dello Zenit nei confronti del suo ex allenatore

Redazione ITASportPress

Ad Artem Dzyuba non è bastata la vendetta sul campo nei confronti di Roberto Mancini, suo ex allenatore allo Zenit. Dopo due anni e mezzo nel club di San Pietroburgo (con 102 partite e 29 gol), Dzyuba venne spedito in prestito all’Arsenal Tula, per volere del c.t. dell'Italia dopo la miseria di un gol in 24 partite giocate in stagione. L'attaccante russo pagò una penale sul contratto per scendere in campo contro l'ex squadra, e segnò il gol del decisivo 3-3 al terzultimo minuto di partita esultando e mostrando la maglia a Mancini sulla panchina avversaria. Dopo otto mesi, Dzyuba è tornato a parlare di Mancini nel corso di una intervista al portale russo Sport-Express.ru. 

ISTERICO - "Mancini si è comportato sempre male con me -chiosa Dzyuba-. Era sempre arrogante e mi ha tolto dalla squadra titolare asserendo che stavo creando problemi allo spogliatoio, deconcentrando l'attaccante Kokorin e che tutti gli stranieri della squadra avevano paura di me. Assurdità spaventosa. Cioè, prima ero stato l'anima della squadra per due anni, e con lui essere quello che spaccava lo spogliatoio. Alcuni allenamenti gli facevamo con tiri senza portiere e un giorno Mancini chiese a me di fare il portiere. In quella circostanza il tecnico italiano mi cacciò fuori dall'allenamento perchè mi rifiutai. È un tipo molto isterico e pensava che se qualcuno stesse parlando in campo, quello ero sempre io. I suoi assistenti dicevano che io per Mancini ero il Mario Balotelli per il suo carattere difficile".