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Agnelli: “Riforma Champions? Si potrebbero garantire 50% posti da campionati e 50% in base ai risultati internazionali”

Juventus Agnelli (getty images)

Parla il numero uno della Juventus e dell'Eca

Redazione ITASportPress

Intervenuto durante il webinar eThinkSport2021 organizzato da News Tank Football, il numero uno della Juventus e presidente dell'Eca Andrea Agnelli ha parlato anche di progetti per il futuro in modo da garantire al calcio e agli appassionati ancora maggiore spettacolo e introiti.

Le parole di Agnelli

 Agnelli (getty images)

"Abbiamo un pubblico molto più segmentato rispetto al passato. La Generazione Z in meno di 5 anni sarà il target principale. Pensiamo che ciò che viene offerto loro in questo momento sia ciò che vogliono? Dobbiamo fornire loro competizioni entusiasmanti", ha spiegato Agnelli in merito ai progetti futuri.

E ancora: "La riforma della Champions? Va fatto qualcosa di diverso. Valutiamo sempre il futuro partendo dal format e dal valore delle competizioni. Va valutata ora la governance del sistema, il giusto management per creare un equilibrio migliore tra gli attuali stakeholder. Come approccio a livello sportivo, l’Eca guarda più alla qualità rispetto alla quantità. Giusto per fare un esempio, nei top 5 campionati d’Europa vengono disputate 1826 partite l’anno contro le sole 125 partite in Champions League".

"Nel passato avevamo indicato alcuni obiettivi come una maggiore competitività oltre i top 5 campionati, ampliare la rappresentazione a livello europeo ma allo stesso tempo offrire stabilità nella partecipazione. Alcune di queste indicazioni sono ancora valide, come aumentare la stabilità e mantenere l’accesso alle coppe dai campionati nazionali. Le competizioni devono essere aperte a tutti, dobbiamo mantenere il sogno vivo per tutti, deve essere tutto basato sui meriti sportivi ma dobbiamo valutare l’interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti".

Infine: "Il principio di stabilità va quindi integrato insieme all’aspetto che l’accesso deve arrivare dai campionati nazionali. Capisco che con i posti limitati non è facile, ma dobbiamo pensare a qual è il miglior sistema per tutti, non solo a livello nazionale. Ci sono soluzioni e idee, ad esempio, si potrebbe valutare l’idea di un accesso per il 50% legato ai campionati nazionali e per il 50% legato ai risultati internazionali, garantendo così a chi realizza performance a livello internazionale di migliorare il proprio ranking e migliorare le propre possibilità di successo".

 Agnelli (Getty Images)
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