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Ancelotti: “Insigne risorsa importante. Lozano è un centravanti”

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Il tecnico del Napoli ha parlato alla vigilia della partita contro il Verona

Redazione ITASportPress

È un Carlo Ancelotti più che mai loquace quello che ha affrontato la conferenza stampa di vigilia della partita contro il Verona, in programma sabato alle 18.

Tanti gli argomenti toccati, a partire dalle esplosive dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis aventi come "bersaglio" Insigne, Callejon e Mertens: "Non mi va di commentare, ma sono dichiarazioni venute dal cuore, magari anche un po' forti per alcuni giocatori, ma fatte col cuore. Dopo 15 giorni ha chiarito diversi aspetti, sono uscite molte frottole e tutti gli spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore".

CASO INSIGNE - "Lorenzo ha fatto un ottimo inizio di stagione. Benissimo nel pre-campionato, bene nelle prime partite. Poi ha cambiato un po' la sua posizione, ha avuto un attimo di sbandamento e De Laurentiis l'ha fatto notare. Per me e per la squadra è di fondamentale importanza, quand'è sereno e allegro dà il meglio di sé, quand'è ombroso non riesce a tirare fuori tutte le potenzialità. Io gli ho fatto rimarcare questo con la tribuna di Genk, un gesto forte, ma ora si sta allenando serenamente, farà bene in questo ciclo di partite. In Belgio è andato in tribuna perchè si è comportato male, non s'è allenato a dovere. E' successo la stessa cosa a Younes"

Su Callejon e Mertens, il pensiero del tecnico azzurro lascia poco spazio alle interpretazioni.

CALLEJON E MERTENS - "Di questo rinnovo si parla da tempo e se ne parlerà ancora. Il rendimento dei due è stato ottimo in questo periodo. La società ha fatto un'offerta, come ha detto anche il presidente c'è la volontà di tenerli. Poi quando si fa un'offerta o si dice di sì o di no, quindi credo che sta ai giocatori valutare tutte le cose e prendere la decisione giusta per loro. C'è stata un'offerta ponderata da parte della società ai giocatori e ai loro entourage".

FUTURO - Poche parole sul proprio futuro: "Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo, ma della situazione della squadra e del ciclo che dobbiamo affrontare".

LOZANO - Il colombiano è tra le delusioni della prima parte di stagione, gol alla Juve a parte: "È rientrato ieri sera, non l'ho visto ancora. E' solo una botta, ma domani valuteremo se sarà disponibile per andare in panchina o per quella dopo. Da lui ci aspettiamo tutti di più, ma praticamente s'è allenato con noi per sei volte dal punto di vista tattico. Abbiamo bisogno di conoscerci meglio. Dove lo schiererei? Nella posizione in cui ha giocato di meno, ossia punta centrale. La sua qualità migliore è l'attacco della profondità senza palla, è più veloce e vede prima degli altri. Nella rosa non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Deve esserci un adattamento da parte sua e da parte della squadra".

OCCHIO AL VERONA - Infine un bilancio del primo mese e mezzo di stagione: "Ci sono alcune cose che dovremmo fare meglio. Bruciano i pareggi con Genk e Torino, che ci possono stare, e il k.o. col Cagliari. In Champions siamo in testa al girone. Noi facciamo valutazioni critiche ed oggettive e tutto questo dramma non l'abbiamo visto, né io né chi lavora con me né la società. La serenità di De Laurentiis dimostra tutto questo. Se cambiamo qualcosa in attacco non vuol dire perdere l'identità, significa trovare contromisure contro un determinato avversario. Giocheremo in maniera diversa rispetto a Torino, il Verona è un'altra squadra.