E ancora: "La scorsa stagione l’Europa ci è mancata, quest’anno siamo tornati. Avevamo il passaporto pronto nel cassetto, come ha detto il mister. Per noi è importante non soltanto per l’aspetto tecnico-sportivo, ma anche per confrontarci con altre realtà europee che ci permettono di crescere e di avere spunti per migliorare il nostro modello, fortunatamente apprezzato in Italia e all’estero".
Sullo sviluppo della società: "Dobbiamo essere competitivi, non soltanto con la squadra in campo, ma anche con la squadra fuori dal campo. Per essere all’altezza è fondamentale avere risorse umane competenti, qualificate e professionali. I nuovi ingressi in Società? La famiglia Percassi è il vero valore aggiunto, hanno la duplice veste di imprenditori e di tifosi [...]".
Non manca un passaggio sull'U23: "Era l’ultimo tassello che ci mancava, è stato fortemente voluta dai Percassi perché era la continuità di un progetto di crescita tecnico-sportivo, e non solo. I ragazzi che crescono nel nostro settore giovanile avevano bisogno di un ulteriore step di crescita e abbiamo quindi pensato di investire nell’under23".
Fa parte dello sviluppo dell'Atalanta anche lo stadio: "Iniziamo la terza fase di lavori, dopo la Curva Nord e la Tribuna Rinascimento. È stata ridisegnata la Tribuna Principale e ora procediamo con la Curva Sud, il lavoro più invasivo che ci vedrà coinvolti per 14 mesi. Non verrà soltanto ricostruita la Curva, ma verranno realizzati 400 parcheggi sotterranei e sarà rivista la piazza esterna. È anche un modo per riqualificare il quartiere, rendendolo vivibile e sicuro. La capienza sarà leggermente sotto ai 25mila posti, l’unità di misura giusta per Bergamo. È importante avere stadi a misura delle città, che diano un bel colpo d’occhio anche televisivo".
Atalanta: Marino tra mercato, competitività e Arabia
—Una chiosa sul calcio e la sua competitività: "Come si compete con le big europee? Con grande umiltà e passione, quando ti confronti con queste grandi realtà non puoi che imparare. Alla fine è bello competere alla pari, in campo, con la possibilità di giocartela e fino all’ultimo minuto sperare di poter vincere".
Sull'Arabia: "La vedo come una grandissima opportunità per il sistema calcio generale e per portare nuove risorse in Europa. Quello che sta facendo l’Arabia Saudita è un po’ quello che faceva la Premier League fino a pochi mesi fa, ora anche loro stanno subendo questo strapotere economico e cercano di limitare i danni chiedendo la chiusura del mercato anticipata. Le stesse domande che facevamo noi, tramite la Lega Serie A, di ridurre il periodo del mercato e chiuderlo prima dell’inizio del Campionato insieme alle altre 4 Leghe principali", ha concluso il dirigente dell'Atalanta Marino come si legge sul sito della Lega Serie A.
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