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Costrinse Messi a prendere la 7 e non la 10: ex Catania Barrientos lascia il calcio

Pablo Barrientos, Gonzalo Bergessio, Catania (Getty Images)

In Italia ha giocato con il Catania, sfiorando l'Europa League

Redazione ITASportPress

“Un giocatore forte che non è riuscito ad esprimersi è stato Barrientos: nelle giovanili aveva il 10 e costringeva Messi a prendere il 7. Non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale, un po' per l'infortunio e un po' per via del carattere particolare”. Parola di Rolando Maran. L'ex tecnico etneo parla così riferendosi a uno dei perni del suo Catania, che nel 2012/13 accarezzò a lungo il sogno Europa League. Il Papu Gomez disse che il Pitu Barrientos fu il calciatore più forte con cui giocò.

ARGENTINA

Pablo Barrientos si è messo in mostra in patria con la casacca del San Lorenzo. La formazione tanto cara a Papa Francesco lo ha lanciato nel calcio professionistico e gli ha regalato il trofeo più importante della sua carriera: la Copa Libertadores conquistata nel 2014. Unico “tradimento” per i colori rosso-azzurro il passaggio all'Estudiantes nel 2011. Un peccato veniale agli occhi dei tifosi, dato l'impegno e la dedizione per la causa.

CATANIA

Se con la Nazionale argentina, Barrientos non ha avuto particolare fortuna, si è rifatto con il Catania. Con la formazione etnea ha conquistato tre salvezze, ma nel 2012 e nel 2013 ha guidato la squadra a un passo dall'Europa League. Per lui 14 reti in 93 presenze. E poi tanto divertimento in campo e fuori con un gruppo fortemente argentino. Una mini-Albiceleste si era trasferita a Catania: dal Papu Gomez a Izco, da Castro a Bergessio, passando per altri protagonisti come Llama, Carrizo, Andujar, Ledesma, Maxi Lopez, Spolli e Almiron.

ADDIO

Oggi Barrientos ha annunciato l'addio al calcio dopo le esperienze in Messico e Uruguay. Questo il suo post sui social: “In questi quasi 18 anni posso dire di essere stata una persona benedetta nell'aver realizzato il mio sogno e nel dedicarmi a ciò che era e sarà la mia passione. La fiamma che ogni giocatore porta dentro, dentro di me si è spenta“, scrive il sudamericano. “Vado in pensione felice, sapendo di aver dato il massimo e di portare con me grandi amici, momenti indimenticabili, gioie, tristezze, infortuni, insegnamenti. Voglio anche ringraziare ogni tifoso che ha accompagnato la mia carriera, in Argentina, Russia, Italia, Messico e Uruguay. Grazie a tutti per il vostro sostegno incondizionato. Per sempre grato a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo percorso, con emozione, saluto una delle tappe più belle della mia vita”.