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Bergomi racconta: “Ho avuto il coronavirus”

Bergomi (getty images)

"Freddo e mal di schiena, ora sto alla grande". Le parole dell'ex difensore italiano della Nazionale e dell'Inter

Redazione ITASportPress

L'Italia ha affrontato e affronta tutt'ora l'emergenza coronavirus. Tanti i contagiati, altrettanti i morti e quelli ricoverati. Ogni settore è stato colpito dall'emergenza pandemica da Covid-19, compreso il mondo del pallone. Giocatori, medici e membri dello staff e anche ex calciatori come Giuseppe Beppe Bergomi. L'ex bandiera dell’Inter ha contratto il virus e nel corso di una diretta Instagram in compagnia di Ciccio Valenti, storico tifoso nerazzurro ha raccontato la sua esperienza diretta.

Influenza e dolori: il racconto di Bergomi

 Bergomi (getty images)

Beppe Bergomi comincia il suo racconto parlando di quando è venuto a conoscenza della sua positività: "Sono risultato positivo al test sierologico che ha detto che sono positivo all’ICG e negativo all’IGM. Pensavo fosse influenza...". E invece si trattava di coronavirus che lo ha debilitato per diverso tempo: "A inizio marzo sono stato male, ho avuto problemi all’olfatto e alla schiena, non ho avuto per fortuna problemi ai polmoni. Adesso la fortuna vuole che ho gli anticorpi, ma mi hanno spiegato che non proteggono al 100% perché il virus muta. So che se dovessi prenderlo lo prenderei in forma leggera". E ancora: "Non ho avuto paura, ma avevo sempre freddo, mi sono fatto portare due stufette. Pensavo fosse un’influenza, invece... Sono stato in ballo un bel po’ di tempo, i miei amici mi prendevano in giro e mi dicevano che ci stavo pensando troppo, ma io non stavo bene, avevo sempre dolori, ero sempre fiacco. Non riuscivo a sedermi per il dolore alla schiena, e per questo stavo sempre in piedi. Poi dicevano che era meglio non prendere anti-infiammatori. Dopo un po’ di giorni il dolore è andato via, ma sono stato in ballo 20-25 giorni".

Tornato a correre

Ma adesso tutto sembra andare per il meglio: "Ora sto alla grande, ho ripreso a correre. Ho fatto solamente il test sierologico, ho cercato di fare il tampone, ma mi hanno detto che dopo 30 giorni dovrei essere a posto". E poi ammette: "Devo dire che sono stato uno stupido, l’ho sottovalutato. Il 21 febbraio ho fatto l’ultimo allenamento e uno di loro aveva la polmonite, da lì poi non abbiamo fatto più partite. Il 26 sono stato a Napoli a commentare la sfida con il Barcellona, poi sono stato a Perugia a vedere la sfida col Benevento. Secondo me l’ho sottovalutata prima, sono stato troppo a contatto con la gente".

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