Giuseppe Bergomi, attuale opinionista di Sky Sport, dice la sua sul VAR in un'intervista rilasciata ai taccuini de La Repubblica; ecco quanto dichiarato dall'ex difensore dell'Inter e dell'Italia: "I difensori cambieranno il modo di marcare con l'occhio della telecamera puntato addosso, ma forse il discorso è ancora più ampio. Si dice sempre che non ci sono più difensori bravi come una volta, ma è più difficile fare il difensore adesso. E il calcio nell’evoluzione delle regole favorisce sempre gioco offensivo a discapito del difensore. Anche il VAR si muove in questo senso: è inevitabile che sia più semplice concedere un rigore e che chi difende non può ignorarlo nel modo di muoversi. Le interruzioni? Diventerà presto normale, è solo questione di tempo. Vi ricordate il retropassaggio? Noi all'Inter lo usavamo addirittura come tattica, contro il Milan di Sacchi: loro pressavano alto, allora io aspettavo che van Basten mi arrivasse addosso, giocavo la palla dietro a Zenga, lui la prendeva con le mani, lancio lungo per la sponda di Serena e si iniziava l’azione. Quando vietarono al portiere di prendere il retropassaggio con le mani si lamentarono tutti, allenatori e giocatori. Poi ci si è abituati. Il VAR penso sia utile, magari va calibrato meglio. L’importante è che sia sempre l’arbitro che decide".
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Bergomi sul VAR: “Lamentele come per il retropassaggio, avevo uno schema con Zenga…”
"I difensori cambieranno il modo di marcare con l'occhio della telecamera puntato addosso"
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