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Bologna, Mirante: “Ho rischiato di smettere e la morte di Astori mi ha indebolito”

Il portiere dei felsinei: "Giocare tra i pali? Per me è stato amore a prima vista"

Redazione ITASportPress

Antonio Mirante, portiere del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de Il Messaggero. Numerosi gli argomenti affrontati dall'estremo difensore che ha giocato anche con la maglia della Juventus; ecco i passaggi più significativi: "Quando ero ragazzino mi piaceva Marchegiani. Ho sempre pensato che il portiere debba avere molta tecnica e lui, non avendo molte qualità fisiche, era tecnicamente era fortissimo. Mi piaceva studiarlo. A pensarci, mi piaceva anche Taglialatela per come si vestiva. Il ruolo di portiere? Per me è stato amore a prima vista. Juventus? Sono arrivato a Torino in un momento in cui il settore giovanile della Juve era davvero forte. Investivano nei giovani. C’era una formazione a livello mentale che rendeva i ragazzi già pronti per giocare in un campionato professionistico".

NAZIONALE - Il portiere dei felsinei non ha buon ricordo dell'esperienza con la maglia dell'Italia: "È un capitolo che ho vissuto con piacere,ma non è un ricordo bello per me. Perché? Non lo so. È una questione di scelte e le scelte non le giudico. Sono stato pre-convocato per il Mondiale del 2014 e per gli Europei del 2016. Forse meritavo di giocare una competizione importante, ma non sono andato per scelte tecniche, credo. È un rammarico grande. Per Euro 2016 avrei meritato di più. Ho partecipato allo stage, poi il ct ha preso altre decisioni. Peccato. Era per me l’ultima occasione per disputare una competizione a livello di nazionale".

ASTORI - La scomparsa del giocatore della Fiorentina ha scosso Mirante che lo ha ricordato così: "C’è stato uno smarrimento nello spogliatoi. Un senso di impotenza, di vuoto, che ci ha coinvolti in prima persona. Io ho conosciuto Davide in Nazionale. Questa tragedia ci ha toccato perché è stato un episodio che lo ha coinvolto nella nostra quotidianità. In un ritiro... Mi sono sentito indebolito. A volte la notorietà, lo star bene, gli allenamenti ti fanno credere invincibile. Vedere una cosa del genere, per me che ho avuto quel problema, mi ha indebolito. Ancor di più per il ragazzo che era. La sua testimonianza. Era uno di noi, Davide. A volte non mi capacito di come la Fiorentina faccia ad andare avanti".

STOP - Nel 2016, l'ex estremo difensore della Juventus si è dovuto fermare per un problema cardiaco: "Ho trovato un equilibrio quando ho capito le cose si stavano sistemando. Inizialmente ho avuto lo sconforto di chi pensa di dover smettere di giocare. Di chi pensa a un problema serio di salute. Ti cadono addosso mille pensieri".

Antonio Mirante annuncia il rientro, e dietro il saluto di amici e colleghi