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REAZIONE

Boniek: “Parole Agnelli? Mi viene da ridere. Superlega? Gestione dilettantesca”

Boniek (getty images)

Parla il vicepresidente della Uefa

Redazione ITASportPress

Non fa sconti Zbigniew Boniek, vicepresidente della Uefa, che ai microfoni del Corriere dello Sport ha mosso una dura critica nei confronti di Andrea Agnelli ma anche di tutte quelle squadre "ribelli" che hanno provato a mettere in piedi la Superlega.

Boniek: la reazione

 Boniek (Getty Images)

"Ho letto le interviste ad Andrea Agnelli. E ho scoperto che si voleva fare la Superlega per aiutare il mondo del calcio. Mi viene da ridere. Ad avere problemi economici sono proprio quei club lì. Perché non sanno gestire le loro risorse. L’ossessione di vincere ha sconfitto il controllo sui costi", ha detto Boniek senza mezze misure. "Leggo ancora Agnelli sul vostro giornale: 'Le istituzioni sportive detengono il controllo delle manifestazioni, il rischio economico ricade esclusivamente sui club'. Ma scusa, Andrea, perché in anni di esecutivo Uefa non te ne sei lamentato? Senza contare che l’Uefa reinveste i proventi sul movimento".

Boniek poi parla di cambiamenti nel mondo del calcio ma facendo rimanere intatte le tradizioni: "Il calcio è impermeabile al rinnovamento? No, però ci sono peculiarità storiche e culturali che non cedono il passo a comando. Per esempio: è convinzione comune che i campionati nazionali siano alla base di tutto. Sacri, come il principio di competizione. Lì si misura il merito attraverso il quale si viene promossi alle competizioni europee. Che sono come un ristorante di lusso. Ma non di quelli in cui puoi entrare solo se sei un socio o un amico di qualcuno".

Infine ancora un parere non certo morbido su come è stata pensata e gestita la Superlega: "Hanno sbagliato i calcoli. Sono stati travolti dalla reazione di tifosi, politici, calciatori e allenatori. Il lato positivo è che adesso non ci troveremo più la Superlega agitata davanti a ogni tavolo. Doveva essere la terza guerra mondiale nel calcio, è accaduto solo che qualcuno ha dato fuoco a casa sua. Una gestione a dir poco dilettantesca".

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