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Borini (Instagram Borini)
Non solo i racconti sul suo passato, tra Inghilterra e Serie A, nella lunga ed interessante intervista rilasciata da Fabio Borini al Tam Saha Magazine c'è spazio anche per un'analisi relativa agli allenatori avuti in carriera e quelli che, per lui, sono stati fondamentali per crescere e migliorare, non solo come calciatore.
"Ancelotti è stato il mio primo tecnico, quello che mi ha regalato la prima volta sul campo", ha esordito Borini ricordando con piacere il passato col tecnico di Reggiolo. "Gli sono molto grato, non dimenticherò mai l'opportunità che mi ha dato. Poi Luis Enrique, mi ha fatto andare oltre. Mi ha aiutato e migliorato molto, ha avto effetti molto positivi sulla mia carriera".
Infine, però, il mister più importante, almeno a livello umano: "Devo dire che Gattuso mi ha aiutato ad essere un leader silenzioso, a farmi notare anche nei rapporti umani. Mi ha aiutato molto a essere più forte fuori dal campo".
Dopo tanti avanti e indietro tra Italia e Inghilterra, per Borini ecco l'esperienza in Turchia con il Karagumruk col quale sta segnando davvero a raffica: "Tutte le squadre in cui ho giocato sono squadre di vertice. Il Karagumruk ha presentato il progetto e mi ha fatto capire che l'obiettivo era l'Europa. Questa convinzione mi ha convinto. Qui ci sono alcuni amici e il lavoro è più semplice insieme a loro. Io sono uno che fa di tutto per raggiungere l'obiettivo che si prefissa. Qui c'è l'ambiente giusto: l'unione porta i risultati, i risultati portano a raggiungere l'obiettivo. Bisogna avere continuità, io cerco di costruirmi una sana pressione".
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