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IL COMMENTO

Borja Valero: “Non rifarei il calciatore. Parte peggiore del calcio sono i procuratori”

Borja Valero (getty images)

Parla il giocatore spagnolo

Redazione ITASportPress

Interessante intervista a Repubblicada parte di Borja Valero che dopo aver detto addio alla Fiorentina e alla Serie A non ha del tutto appeso gli scarpini al chiodo decidendo di andare a giocare in Promozione nel Lebowski. Lo spagnolo, con un grande passato in diversi top club europei, ha parlato della sua esperienza nel mondo del pallone sottolineando pregi e difetti.

PARERE - "Come è stato giocare con il Lebowski? È stata una bella emozione. Vedere tantissima gente allo stadio che canta e che ti sostiene anche dopo una sconfitta. La parte migliore di questo sport", ha detto Borja Valero. "Quale invece la parte peggiore? I procuratori. Anzi, alcuni di loro, che da ragazzino ti riempiono di belle parole e tu ti affidi a loro. Qualcuno lo fa nel modo giusto ma qualcuno pensa solo a sé stesso. Ecco la parte cattiva di quel mondo".

IL CALCIATORE - "I miei inizi? È stata una crescita calcistica stressante. Il distacco dalle amicizie, la competizione interna per prenderti il posto da titolare. A dodici anni ti muovi come se fossi un professionista, senza esserlo però. Ho vissuto l’adolescenza in altro modo e mi è mancato qualche pezzettino di vita: le amicizie, i primi amori. Ma ho avuto la fortuna di arrivare e quando ho esordito con la maglia del Real, ho capito che si era chiuso un cerchio. Un’emozione unica". E ancora: "Se rifarei il calciatore? Se ripenso a quel momento, sì. Impazzivo per il calcio. Forse però adesso non lo rifarei. Non so se merita. Ho una bella vita, grazie al calcio. Ma forse avrei potuto averla anche senza fare il calciatore".

 Borja Valero (getty images)
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