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Buffon svela: “Ecco la prima cosa che farò dopo che avrò smesso di giocare…”

Gianluigi Buffon Juventus (getty images)

Il portiere della Juventus è a un passo dal record assoluto di presenze in Serie A

Redazione ITASportPress

Quella di sabato 4 luglio sarà una giornata speciale per Gigi Buffon e per tutto il calcio italiano. Disputando il derby contro il Torino, infatti, il portierone della Juventus toccherà quota 648 presenze in Serie A, staccando Paolo Maldini e diventando quindi il primatista assoluto di presenze nel massimo campionato. Ancora un record contro i granata, quindi, per Buffon, che il 20 marzo 2016 contro il Toro migliorò il primato di imbattibilità di un portiere in Serie A.

A poche ore dall'evento, Buffon ha parlato nel corso di una diretta Instagram con la pagina di Randstad Italia, affrontando varie tematiche.

A partire dal segreto della propria longevità: "Ho vissuto varie tappe della mia carriera. Inizialmente ti smuovono la passione e l’adrenalina, chiudere un cassetto che ti dice “ce l’ho fatta”. Nel momento in cui sono diventato un numero 1, questa passione è mutata in lavoro, in obbligo di non sfigurare e restare sempre al top. Ora è come se da vecchio stessi rivivendo le emozioni da giovanissimo. Questo è il segreto per il quale riesco ad andare avanti. Io continuo a giocare perché mi sento bene e sono competitivo, e poi voglio sempre migliorarmi. Ho ancora quel fuoco dentro di me. Io sto bene fondamentalmente con tre cose: stare bene con i miei cari, quando prendo zero gol e terzo, sono felice quando imparo qualcosa, mi sento rinato".

"Devo fare contenti i miei genitori..."

Buffon (getty images)

Buffon (getty images)Immancabile una riflessione su cosa succederà dopo l'addio al calcio... Non mancano le sorprese: "Non ho pensato a cosa farò dopo che avrò smesso. Ho veramente il focus su quello che sto facendo e non potrebbe essere altrimenti. Di sicuro mi prenderò un anno sabbatico ma di formazione, con la mia famiglia, ma nel quale vorrei chiudere alcuni cassetti. Prenderò di sicuro la maturità perché i miei genitori mi rompono le scatole giustamente... Poi vorrei imparare bene l’inglese, il francese lo so benissimo".

"Purtroppo devo dire che soprattutto negli ultimi 12 anni di carriera ho goduto poco delle vittorie e ho pensato tanto alle sconfitte - ha concluso Buffon - Quando hai una propensione alla vittoria, vincere ti sembra la normalità. In quell’ottica le vittorie hanno poco sapore, ma rimane la frustrazione per la sconfitta. Devo cercare di far pace con questa cosa, altrimenti rischio di non smettere più".