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EX ARBITRO

Byron Moreno: “Corea del Sud-Italia? Col VAR sarebbe andata diversamente”

Byron Moreno
Parla l'ex arbitro di quel Mondiale 2002

Redazione ITASportPress

Intervista esclusiva a Fanpage.it da parte dell'ex arbitro Byron Moreno, diventato famoso, purtroppo per gli appassionati di calcio italiani, per la direzione di Corea del Sud-Italia, match del Mondiale 2002 che vide gli Azzurri essere eliminati con annesse polemiche.

L'ex fischietto è tornato a parlare di quella partita ed in generale della sua carriera: "Mi sento più che realizzato, dato che sono stato l'unico arbitro dell'Ecuador ad aver arbitrato sia in Copa Libertadores sia a un Mondiale", ha detto Moreno.

20 anni dopo quella gara tra Corea del Sud-Italia: "Fu una gara spartiacque della mia carriera? In un certo modo sì, perché l'impatto mediatico di quanto accaduto fu importante. Diciamo che in quell'occasione il mondo intero fece la mia conoscenza. Ma non ha avuto niente a che vedere con il mio ritiro dall'arbitraggio, avvenuto un anno dopo. In quel caso fu per una questione personale per quanto accadde nel mio paese".

Entrando nel dettaglio della gara: "Non esistono arbitraggi perfetti. Quella partita ha rappresentato un episodio importante nella mia vita arbitrale, ma tutti abbiamo il diritto di sbagliarci mentre siamo vivi. Solo i morti sono infallibili".

Sui vari episodi: "Siamo onesti, non è corretto dire che in Corea-Italia l'influenza dell'arbitro sia stata decisiva. Sul gol dell'Italia Vieri era stato trattenuto, e se non avesse segnato avrei fischiato il rigore. Sul pareggio della Corea Panucci tocca con la mano, faccio correre e la Corea segna. E il golden gol di Ahn fu su un'azione pulita. Non credo che le mie decisioni abbiano influito sull'andamento della partita".

Sul rosso a Totti: "Totti era stato già ammonito, quindi correva pericolo di espulsione. Prima dell'episodio nell'area di rigore coreana era stato protagonista di un'altra situazione ambigua, alzando il gomito su un avversario e colpendolo in modo imprudente, ma non lo espulsi. Poi, quando cadde in area, applicai il regolamento, che diceva di punire duramente i tentativi di simulazione. È vero che lui venne toccato dal difensore, ma quest'ultimo aveva prima preso la palla e Totti si lasciò andare troppo facilmente, cercando il rigore. Appena cadde i coreani mi gridarono ‘Yellow card', quindi controllai il mio taccuino, vidi che era ammonito e tirai fuori il rosso".

Sulla rete, valida, annullata a Tommasi: "In quel caso mi appello al regolamento, che diceva chiaramente che colui che si trovava più vicino all'azione aveva potestà di convalidare o meno la stessa. L'assistente, più vicino di me, alzò la bandierina, e io fischiai fuorigioco. Oggi con il VAR sarebbe stato diverso, è chiaro. Sarei andato a rivedere l'azione e avrei cambiato l'esito della chiamata".

Di Livio Moreno
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