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Cagliari, senti Zola: “Un azzardo allenare la mia squadra del cuore. Con Di Francesco ancora non si esprime al meglio”

Zola (getty images)

L'ex fantasista rossoblù a tuttotondo

Redazione ITASportPress

Gianfranco Zola si racconta e lo fa ospite di Videolina e Radiolina nel corso della trasmissioni Il Cagliari in diretta. Magic Box, questo il suo soprannome da giocatore, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, da allenatore e non solo soffermandosi poi anche sull'attualità che riguarda la Serie A e la squadra sarda.

Zola: "Un azzardo allenare il Cagliari. Su Di Francesco..."

 Zola (getty images)

"Purtroppo la situazione Covid non ha permesso sia a me che e alla mia famiglia di rientrare in Inghilterra. Li non si è in sicurezza. Mio figlio sta svolgendo la didattica a distanza", ha detto Zola parlando del momento di emergenza sanitaria.

Ricordando alcuni momenti della sua carriera, l'ex 10 rossoblù ha raccontato: "Al Chelsea il soprannome Magic Box mi venne dato dai tifosi, ma il motivo reale non l’ho mai saputo. Forse per il mio modo di giocare. In quel periodo non era facile arrivare li. Insieme a me ci furono anche Vialli e Di Matteo. Via dal Chelsea per il Cagliari? Avevo una grande motivazione, ovvero quella di giocare nella squadra della mia regione, per la quale facevo tifo di ragazzino. Volevo fortemente fare bene nel club e chiudere la mia carriera in rossoblù. Questa situazione mi ha indubbiamente aiutato ad entrare subito a immedesimarmi nel progetto". "Il mio gol più bello quello di testa alla Juventus? Non so se il più bello ma certamente il più sentito e voluto si".

Sull'esperienza da allenatore: "La panchina del Cagliari? Fare l’allenatore della mia squadra del cuore è stato un azzardo, anche perché sono arrivato a stagione iniziata in una squadra che non era mia. Ho cercato di dare il massimo e tutto me stesso. Purtroppo non sono riuscito a incidere. La squadra aveva un grande potenziale, ma c’erano dei giovani che soffrivano le difficoltà e non riuscivano a dare il meglio di loro stessi. Per me è stato indubbiamente un grosso dispiacere, ma le circostanze non hanno aiutato".

E sul Cagliari attuale e mister Di Francesco: "Adesso il Cagliari dal punto di vista offensivo gioca molto bene, esattamente come tutte le squadre allenate da Di Francesco, ma è ancora in una fase in cui non sta esprimendo tutti il suo valore. Dal punto di vista difensivo forse deve trovare ancora il giusto equilibrio, ma sono sicuro che farà bene". Sull'assenza dei tifosi: "Sono stato calciatore e per me il calcio senza pubblico non è calcio. Una delle motivazioni più forti è far divertire gli spettatori e dare emozioni. Vedere le partite senza tifosi, anche se capisco ci siano giuste motivazioni per il Covid, non è la stessa cosa".