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IL PARERE

Capello: “Milan in affanno sul gioco. Balotelli in Nazionale? Mi fido di Mancini”

Capello

Il commento dell'ex mister e CT

Redazione ITASportPress

Fabio Capello, storico mister e CT, è intervenuto a Radio 1 nel corso di Radio Anch'Io Sport per parlare dei temi caldi del calcio nostrano tra campionato di Serie A e Nazionale con lo stage dell'Italia e le convocazioni di Mancini. Inevitabile poi uno sguardo al big match di ieri notte tra Milan e Juventus.

MILAN-JUVENTUS - "Ho visto una crescita della Juventus, come squadra e intensità. Ho visto una crescita di Dybala che ha corso molto e aveva voglia di recuperare i palloni. Milan? Penso si sia basato molto sulle giocate di Leao e sugli spunti di Theo Hernandez. Mi è sembrato un Milan in affanno sul piano di gioco. Un po' prevedibile. Ho visto meglio la Juventus rispetto al Milan. Credevo i rossoneri potessero fare qualcosa di più", ha detto Capello.

SERIE A - "La Juventus sta tornando? Da un po' sono squadra. Quando vedi che tutti si aiutano e soffrono, beh con questa mentalità si formano delle basi per poter puntare, anche quest'anno, a poter raggiungere quelle avanti. Finalmente si vede il lavoro di Allegri. Io conosco questa mentalità. Quando la si ritrova diventa difficile per tutte le altre". Sulle vicende Covid e sulla regolarità del campionato: "Purtroppo con la pandemia bisogna cercare di portarlo alla fine. Qualcuno potrà essere penalizzato e altri favoriti. Dipende da quanti giocatori vengono colpiti dal covid e dal calendario. Io ho avuto il Covid molto forte e so come ti debilita. Penso sia un campionato che va accettato".

MILAN - "Io nel Milan di Rivera che giocava e si faceva male e oggi accade lo stesso a Ibra? Nessuno può capire quali sono le sue condizioni. Solo Ibra può capirlo. Siccome è uno orgoglioso ritengo che prenderà la sua decisione, una saggia. A quell'età lì quando inizi ad avere infortuni ti comporta uno squilibrio". "Si ferma Ibra e anche il Milan? Sicuramente è un problema. Ibra oltre a far paura ai rivali apre spazi, ha visione di gioco e fa assist ai compagni. Non avere un punto di riferimento così il Milan perde tutte queste cose. Lui è importante per il Milan ma anche un limite".

VLAHOVIC - "Vlahovic uomo giusto per la Juventus? Sì, è l'uomo giusto per la tecnica e per l'età. Sa fare tutto. Penso sia il giocatore più interessante che ci sia ora nel calcio italiano. Se la Juventus punta su di lui penso sia un'ottima scelta".

ITALIA - "Balotelli verrà chiamato da Mancini in Nazionale? Se l'era portato al City e all'Inter, lui lo conosce. Questa è una decisione che prenderà Mancini. Mi fido di Mancini per quello che ha fatto. Ora abbiamo bisogno di giocatori che diano il 110%. Balotelli ha qualità, sappiamo cosa può fare. Dipende da come si presenta e da quello che vuole fare. Ha un'età in cui può dare una mano. Se io lo chiamerei? Io non lo conosco. Per quanto mi riguarda a me piace Immobile per i movimenti che fa, la generosità. L'altro giocatore che mi piace molto Joao pedro. Mi piace molto e ha qualità. E' un giocatore da area di rigore".

GIOCO - "Il gioco veloce? La velocità nel calcio sta aumentando. Soprattutto la mentalità del calcio tedesco si vede. Ho visto il Genoa che non ha fatto un retropassaggio al portiere. Poi c'è Nagelsmann al Bayern. Credo sia finita l'era del Barcellona di Guardiola con quel tipo di gioco. Lo stesso City adesso gioca un tipo di calcio diverso. Il nostro gioco non ha la stessa velocità degli altri campionati".

INTER - "La squadra di Inzaghi è forte. Penso che ci sarà un ciclo Inter. Grazie anche al lavoro di Conte hanno una difesa e un attacco molto forti. Va dato merito a Inzaghi per lo spirito e la voglia di vincere. Penso che ci sarà un ciclo di ferro con le Coppe. Vedremo la sua vera forza contro squadre in Europa. Sarà interessante vedere se il calcio italiano è competitivo".

NAPOLI - "Napoli almeno da secondo posto? Parliamo di una squadra competitiva, molto forte. Secondo me l'assenza di Osimhen ha penalizzato molto la squadra perché avevano un sistema ben oliato. Osimhen è stato come Lukaku per l'Inter l'anno scorso". "Insigne a Toronto? Io ho detto che lui avrebbe fatto un ottimo campionato fino alla fine. Un'offerta del genere era difficile da non accettare. Doveva pensare anche al futuro. Lui si sistema per la vita. E' una scelta economica più che sportiva. Sarà un problema per Mancini non poterlo seguire".

ROMA - "Mi aspettavo di più da Mourinho alla Roma? Mourinho ha cercato di imporre una mentalità e un sistema di gioco e qualche difficoltà si è vista. Ora si vedono i frutti del suo lavoro. Sto vedendo una Roma più aggressiva e determinata. Non è una squadra che può vincere il campionato ma può dare fastidio a tutti".

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