IL DIRIGENTE

Carnevali: “Super Lega? Si rischia di uccidere nostro campionato. Avarizia brutta cosa”

Sassuolo Carnevali, getty images

Parla l'amministratore delegato del Sassuolo

Redazione ITASportPress

Giovanni Carnevali, dirigente del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch'Io Sport per parlare delle vicende calde del calcio nostrano con particolare riferimento alla società neroverde ma anche alla nascita della Super Lega.

Parla Carnevali

 Sassuolo Carnevali (getty images)

"Il mio parere sulla Super Lega? Un'iniziativa che si covava da tempo. Speriamo bene che i diretti interessati ci spieghino bene di cosa si tratta. Quello che si dice oggi, a noi non piace", ha detto Carnevali. "Le squadre che hanno aderito rischiano di uccidere il nostro campionato nazionale". "Quanto accaduto sui diritti tv e con Dal Pino, forse, ad ora, può avere una spiegazione. C'era dietro un progetto diverso e probabilmente siamo anche stati presi in giro. Chi gestisce queste società dovrebbe essere più onesto con tutti".

"Se c'è spazio per due tornei come Champions e come Super Lega? Io credo che oggi, per fare calcio sia molto molto difficile. Noi viviamo di ripartizione dei soldi. C'è grande divario tra i grandi club e le medio piccole. Per questa, rimanere in Serie A è come vincere la Champions. Per le grandi ci sono più perdite e questo vuol dire che qualcosa andrebbe rivisto. Io credo che nella vita, ma anche e soprattutto nello sport ci debba essere meritocrazia. Essere troppo avidi è una brutta cosa. Il calcio deve essere passione, amore. Noi abbiamo una cultura che tante altre Nazioni non hanno. A noi manca i tifosi, manca la rivalità, manca il cuore. Se pensiamo solo all'aspetto economico, allora il calcio dovrebbero farlo altri".

"Cosa direbbe Squinzi su tutto questo? Il dottor Squinzi per me e per tutti noi è stato un esempio. Il suo pensiero era che lo sport doveva essere visto in modo diverso. Non solo l'aspetto economico. Penso che oggi sarebbe deluso. Le squadre devono avere il sogno di poter vincere contro le grandi e di poter ottenere un risultato importante. L'Atalanta ieri ha vinto con la Juventus e ha ottenuto un grande risultato e cerca di entrare in Champions League. Noi avevamo il sogno con Squinzi di entrare in Europa League e ci è riuscito. Questo per dire che se manca questo...".

"In caso di Super Lega il nostro campionato perderebbe di interesse. Non credo che ci sarebbe la possibilità per le square di media classifica di avere maggiore opportunità di stupire. Stravolgere la storia di questo campionato è difficile. Potrebbero nascere storie legali. Sarebbe un peccato rovinare tutto questo. Noi abbiamo una storia e una cultura. Speriamo si possa rivedere un po' tutto questa cosa".

Sul Sassuolo: "Come si costruisce una squadra in grado di fare bene come noi? Abbiamo la fortuna di avere una grandissima proprietà. Idee chiare e un gruppo di lavoro importante con persone che, nei rispettivi ruoli, ci danno la possibilità di costruire il Sassuolo con strategie per pensare anche al futuro. Non è facile ma noi abbiamo un grande gruppo. Dal mister De Zerbi ai giocatori. Ma soprattutto la proprietà".

Sul mercato del Sassuolo: "C'è già intesa con Juventus per Locatelli? No, assolutamente. Locatelli ha tante richieste. Non solo in Italia ma anche all'estero. Noi aspettiamo, ora vediamo. Perché se le grandi andranno a guadagnare anche noi faremo il nostro e ci rifaremo perché in parte ci siamo sentiti presi in giro".

Su De Zerbi: "Il futuro del mister? Parleremo. Non ho dubbi che mister De Zerbi possa avere richieste da tanti club. Lui è un allenatore forte. Se ho dubbi sulla sua permanenza? L'intenzione da parte nostra è di continure con lui. Ci siederemo e ne parleremo. C'è anche un rapporto di amicizia tra noi. Lui è un grande uomo".

"La crescita dei più giovani? Facciamo veramente poco nel calcio. Farei molta attenzione a questo, ma credo che poi si guardi sempre all'aspetto economico. C'è bisogno di testa e di cuore non solo di denaro. Tante volte i cambiamenti non portano per forza a cose buone e importanti".

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