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‘Caso WhatsApp’, la Procura Federale deferisce Calaiò e il Parma

Getty Images

Il club emiliano e il suo centravanti andranno a processo per i messaggi WhatsApp mandati dal giocatore a due ex compagni dello Spezia prima della partita del 18 maggio

Redazione ITASportPress

Un mese e mezzo dopo la festa promozione, e quasi un mese dopo lo scoppio del "caso sms", arrivano i primi passi ufficiali della giustizia sportiva in merito alla partita Spezia-Parma che il 18 maggio scorso regalò ai crociati la promozione in Serie A, la terza consecutiva nella storia del club.

La Procura Feferale ha infatti deferito il Parma presso il Tribunale Federale Nazionale, a titolo di responsabilità oggettiva, e il suo attaccante gialloblù Emanuele Calaiò, accusato di "violazione dell'art. 7, commi 1 e 2, del C.G.S. - come recita il comunicato ufficiale della FIGC - per avere, prima della gara Spezia-Parma del 18 maggio, valevole per il Campionato Professionistico di Serie B 2017/2018, posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta".

Nello specifico, Calaiò paga i messaggi WhatsApp mandati agli ex compagni Filippo De Col e Claudio Terzi, che secondo l'accusa erano volti a "ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell'incontro, e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell'applicativo di messaggistica WhatsApp. La società è stata deferita a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi degli artt. 7, comma 2, e 4, comma 2, del CGS, per il comportamento posto in essere dal proprio tesserato".

Ora scatterà quindi il processo: sentenza di primo grado prevista entro due-tre settimane. Calaiò rischia una lunga squalifica, mentre qualora venisse provato l'illecito sportivo il Parma potrebbe perdere la promozione conquistata sul campo. In alternativa, i crociati potrebbero cavarsela con una robusta penalizzazione.

Parma, che festa per la promozione in A!