IL PUNTO DI VISTA

Castellacci: “Green pass per gli agonisti per impedire cluster come Spezia ed Empoli”

Redazione ITASportPress

La posizione dei medici del calcio sulla questione vaccini tra i calciatori di Serie A

Il prof. Enrico Castellacci, medico storico della Nazionale Italiana e attuale presidente della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio (LAMICA), ha parlato in esclusiva ai microfoni di sport-lab.it esprimendo la posizione del medici sociali sulla questione vaccini in Serie A: “Proponiamo il green pass per gli agonisti. Non so se sia una decisione che si può prendere a livello federale o ad un livello più alto, ma questo permetterebbe di circoscrivere ciò che ora sta succedendo in cluster come Spezia ed Empoli. Ci vuole certamente una presa di posizione forte, anche difficile; capisco che culturalmente e socialmente può essere contraddetta, ma è chiaro che nel mondo degli agonisti se si ha il green pass ci sono maggiori garanzie. Io spero che la federazione possa accettare un’idea di questo genere perché l’importante è non mettere a rischio la salute dei calciatori e il campionato”.

Cosa possono fare i medici sociali in questo senso?

“Il discorso è politico e culturale. È politico perché l’obbligatorietà del vaccino è una presa di posizione esclusivamente politica e riguarda tutta la società. È culturale perché ciò che possono fare i medici sociali è far capire ai calciatori quanto sia importante vaccinarsi, sia per loro che per gli altri; più di questo non può fare, anche perché al momento non c’è nessun obbligo societario né politico”.

Cosa ne pensa, da medico e presidente della Lamica, della riapertura al pubblico degli stadi?

“La riapertura dovrebbe essere abbastanza graduale. La situazione non è così seria a livello di ricoveri, ma proprio perché ci sono i vaccinati; chi non si vaccina è tranquillo perché tanto ci sono i vaccinati… è una forma un po’ egoistica e paradossale”.

Non si può non chiederle, da ex medico della Nazionale, un pensiero sull’Italia Campione d’Europa

“Sono riuscito a vederla in televisione in quarantena in Cina. Me la sono goduta. Io ci andai vicino con Prandelli nel 2012 e anche con Conte facemmo un grande torneo. È stato un Europeo stratosferico grazie sicuramente a Mancini e ai ragazzi che hanno dimostrato di essere dei talenti; siamo una squadra forte. Vincere un Europeo ci ha ridato la fiducia smarrita dopo il mancato Mondiale del 2018: è stata una rinascita e speriamo ora di andare avanti“.