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ALLARME

Castellacci: “Servono ricerche su casi SLA su ex calciatori”

Castellacci
L'ex medico anche della Nazionale italiana sul tema dei farmaci sugli ex calciatori e non solo.

Redazione ITASportPress

Le recenti parole di diversi ex calciatori a proposito delle malattie e delle sostanze prese in passato per curare infortuni o altre patologie hanno evidenziato la necessità di fare chiarezza. Le morti di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli hanno, infatti, generato forte preoccupazione sul tema. A parlarne a Open, come sottolineato anche da GOAL, è stato Enrico Castellacci, specializzato in Medicina dello Sport e in Ortopedia e Traumatologia, nonchè storico medico di diversi club e della Nazionale italiana di calcio campione del mondo nel 2006.

"Partiamo dal presupposto che questo è un momento emozionalmente molto forte. La perdita di due personaggi così amati come Mihajlovic e Vialli ha inevitabilmente colpito. Questo crea una suggestione non indifferente sul possibile collegamento tra le morti e l’utilizzo di farmaci di cui gli ex atleti hanno memoria", ha detto Castellacci.

Poi una precisazione dovuta: "Non esistono ad oggi prove scientifiche che confermino un reale collegamento tra i farmaci di cui parlano gli atleti e i tumori. Questo dobbiamo ribadirlo per onestà intellettuale. È altrettanto chiaro che l’abuso di qualsiasi farmaco è sempre un grosso rischio in sé e questo non sarebbe giusto sottovalutarlo".

Il vero allarme, però, c'è in tema SLA: "Sul piano delle priorità direi senza dubbio la questione SLA. Con una percentuale di incidenza molto più allarmante tra gli atleti rispetto ai tumori, che invece non presentano nei giocatori una percentuale di presenza maggiore. Per la Sla sì ed è dimostrato. La riflessione urgente quindi dovrebbe essere fatta sulla frequenza molto più alta di questa malattia neurodegenerativa tra gli ex calciatori".

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