Franco Causio, campione del mondo nel 1982 con l’Italia di Bearzot, ha rilasciato un'interessante intervista al Corriere della Sera nella quale si è soffermato sulle possibili analogie tra il calcio attuale e quello dei suoi tempi con particolare riferimento al ruolo delle ali.
CRITICA
Causio: “Non ci sono più le ali di una volta. Ora solo Cuadrado e quelle… di pollo”
Il parere dell'ex calciatore
CRITICA - "Stanno tornando le ali di una volta? Io non ero un’ala, ero un regista. Diciamo che ero un’ala-regista: il gioco passava tutto da me, anche se stavo sulla fascia e non in mezzo al campo. Era un altro sport, però. Adesso l'unico che mi piace davvero, che mi ricorda i miei tempi, è Cuadrado. Salta l'avversario e crossa bene. Lo stesso Chiesa è più attaccante. Ora si insegna ai ragazzi a occupare la zona, a non uscire dai propri confini. Nessuno dice: palleggia, abituati a toccare la palla", ha detto Causio. "Non vedo grandi analogie tra questi giocatori e quelli dei miei tempi, anche in questo ruolo. Penso a me, a Bruno Conti, a Domenghini, a Bruno Mora che era arrivato prima. Fantasisti spostati all’ala. E non dimentichiamo Claudio Sala, anche se lui aveva una storia diversa, aveva cominciato da mezzala e poi Radice lo aveva messo sulla fascia. Non ce ne sono più, come noi. Sono ali di pollo, queste".
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