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Il precipizio

Chievo, tribunale ammette club al concordato preventivo

Chievo, tribunale ammette club al concordato preventivo - immagine 1

Campedelli rischierà di essere mandato a processo insieme ad altri 15 imputati per le trattative con il Cesena, che riguardavano la compravendita reciproca di calciatori minorenni

Redazione ITASportPress

La favola Chievo Verona si è conclusa con un finale amaro per i tifosi ma anche per il proprietario. Dopo Paluani, per l'ex patron clivense Luca Campedelli arriva il concordato anche per il sodalizio gialloblu'. Come riporta Milano Finanza, il tribunale di Verona ha ammesso l’AC Chievo Verona al concordato preventivo nominando commissario Renzo Panozzo. Nel ricorso presentato, viene spiegato che la crisi della società è dovuta alle disposizioni della FIGC, contro cui il Chievo ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea.

Il Chievo, finito nei guai ed esclusa dalla Serie B attuale per affari legati a finte plusvalenze, era detenuto all’82,2 per cento da Paluani, casa dolciaria di cui Campedelli è il maggiore azionista. Nel piano concordatario sarà quindi coinvolta anche la controllata Chievo Verona Football & Fencing: quest’ultima è la titolare del centro sportivo Bottagisio affittato alla Bottagisio Sports Center di Luca Campedelli, struttura che genera «una significativa redditività».

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