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Collovati: “Italia può vincere l’Europeo. Difensori italiani spariti e mi rispecchio in van Dijk”

Italia (Getty Images)

L'ex difensore della Nazionale parla anche del Napoli

Redazione ITASportPress

"Fulvio Collovati, ex calciatore, campione del mondo ’82 ed opinionista Rai, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai taccuini della testata giornalistica www.ilsognonelcuore.com. Le sue parole:

"Collovati, ha visto giocare Maradona e Paolo Rossi: che ricordi ha di questi due campioni al di fuori dal campo?

"“Maradona l’ho incontrato da avversario ed è stato il giocatore più forte di tutti i tempi dal dopoguerra. Un giocatore inarrivabile, con una classe immensa, era in grado di vincere le partite da solo, un avversario leale, un ragazzo molto generoso. La sua vita, però, è sempre molto rischiosa: piena zeppa di persone sbagliate, e commettendo lui stesso diversi errori, anche a causa della sua bontà. Paolo Rossi è stato mio compagno in Nazionale per circa 8-9 anni. Insieme abbiamo vissuto gioie e dolori, anche lui era molto solare e sorridente, ci manca molto. Paolo è un amico che se n’è andato troppo presto. Come calciatore era un attaccante veloce, rapido e molto intelligente. La partita contro il Brasile è stata decisiva per ottenere il Pallone d’oro e probabilmente anche per la vittoria del mondiale. All’epoca c’erano le marcature ad uomo, oggi molti giocano a zona. Io Pablito l’ho marcato (e picchiato) tante volte e non diceva niente, oggi ad ogni minimo contatto i calciatori cascano a terra”.

"Che emozione si prova a giocare una finale del Mondiale e vincerla?

"“Sono emozioni meravigliose ed è diverso rispetto alla vittoria con i club perché in quel momento stai rappresentando una nazione intera, milioni di persone trionfano quel tipo di successo. Ricordi indimenticabili! Il nostro sembrava un mondiale perso, ma poi ci siamo presi delle belle rivincite”.

"Cosa pensa della coppia Koulibaly-Manolas nel Napoli. Le sembrano compatibili?

"“Sono due calciatori molto simili, bravi sull’uomo ma un po’ meno a costruire l’azione. Nel calcio moderno devi avere un difensore bravo sull’uomo e l’altro deve essere bravo ad impostare. Forse Koulibaly è più bravo di Manolas nell’impostazione del gioco, ma le disattenzioni fra i due sono numerose. Anche se, il miglior Kalidou lo abbiamo visto con Raul Albiol. Lo spagnolo era il giocatore perfetto per giocare insieme al senegalese. Oggi è difficile giudicare la difesa perché ci sono stati troppi infortuni e cambiamenti”.

"Gattuso ha preferito puntare su Hysaj escludendo Mario Rui. Condivide questa scelta? Sono problemi tecnici o pensa ci sia altro?

"“Credo che alla base ci sia un problema caratteriale, difatti Mario Rui è stato anche allontanato dell’allenamento. L’allenatore deve essere rispettato e se ciò non accade quest’ultimo è costretto a fare delle scelte”.

"Sono passati circa due anni dall’arrivo di Gattuso sulla panchina del Napoli. Sulla base dei risultati ottenuti meriterebbe la conferma?

"“Spesso i tifosi, al giorno d’oggi, preferiscono allenatori che non dicono la verità, nascondendo la realtà dei fatti. E il popolo azzurro dovrebbe amare Gattuso proprio per la sua schiettezza. Rino ha subito diverse critiche ma ha ancora la possibilità di arrivare al quarto posto. L’eliminazione in Europa League pesa molto, ma bisogna dire che il Napoli ha subito diversi infortuni, anche pesanti. Prima di giudicare un allenatore bisogna attendere la fine della stagione. Ho la sensazione che il Napoli arrivi in Champions, ma questo non basterà a confermare Gattuso sulla panchina azzurra”.

"Chi è il profilo ideale per sostituire Gattuso?

"“Dipende dagli obiettivi futuri della società. Se si vuole ringiovanire la squadra, Juric è il profilo giusto perché sa valorizzare i giovani”.

"Osimhen farà sognare i tifosi azzurri?

"“È un ragazzo di buone qualità, ma la cifra spesa credo sia eccessiva, non so se in futuro sarà in grado di far sognare i tifosi del Napoli. Se Mertens dovesse ritrovare la condizione fisica giusta, il Napoli potrebbe raggiungere il quarto posto.”

"Cosa manca al Napoli per raggiungere lo Scudetto?

"“Normalmente non è facile vincere uno Scudetto, solo la Juventus è riuscita negli ultimi tempi a vincerne nove di fila. Il Napoli ha perso una grossa opportunità tre anni fa quando Sarri era sulla panchina azzurra. In Italia vi è una grossa concorrenza per vincere il campionato: Milan, Inter, Juventus, dunque, è molto difficile arrivare a questo tipo di traguardo per il Napoli”.

"Dove può arrivare la nazionale di Roberto Mancini?

"“L’Italia potrebbe vincere anche l’Europeo subito, tutto può succedere, non vedo una grande favorita. Ad esempio la Spagna e la Germania stanno cambiando molto, non vedo una nazionale che possa dominare la competizione. L’Italia ha tanti giovani, forse non vincerà nell’immediato futuro, ma nel giro di quattro anni si potrà costruire una grande selezione. A centrocampo e sugli esterni la squadra allenata da Mancini ha grosse qualità, ma mancano attaccanti e difensori, anche perché Bonucci e Chiellini non sono più giovanissimi. Roberto Mancini sta facendo un buon lavoro”.

"Qual è il difensore che più si avvicina a lei nel calcio attuale?

"“In Italia, il 70% dei difensori sono tutti stranieri. Ci sono diversi giocatori all’estero in cui potrei rispecchiarmi, e forse, per caratteristiche, dico van Dijk. L’olandese è un calciatore bravo di testa e con i piedi, magari non ero velocissimo come lui, ma parliamo solo di caratteristiche non di altro”.

 Van Dijk (getty images)