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DA EX CT

Conte: “Questa Italia fa ben sperare. Simile alla mia in una cosa. Su Eriksen…”

Conte, getty images

L'ex mister dell'Inter si racconta

Redazione ITASportPress

Antonio Conte, ex allenatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio 1 Rai per affrontare diversi temi legati al mondo della Nazionale Azzurra impegnata ad Euro 2020. Nessuna domanda sul recente anno in Serie A per accordo tra mister e emittente.

Parla Conte

 (Getty Images)

EURO 2020 - "Il giudizio sull'Italia è assolutamente positivo", ha esordito Conte. "Doveva superare il girone è lo ha fatto con grande entusiasmo. Grande unità di intenti, grande gruppo e grande voglia. Sulle altre squadre non vedo grandissime sorprese. Si stanno confermando le squadre che sapevamo fossero favorite. Francia, nonostante il pari con l'Ungheria. La Germania che ha esperienza e ha tradizione. Il Belgio si è dimostrata un'ottima squadra. Il cammino del Belgio dipenderà anche dal pieno recupero di De Bruyne e Witsel".

ITALIA - "Possiamo dire che l'Italia sia la migliore tra quelle che si sono viste? Sicuramente ha dimostato grande continuità. Sicuramente oggi si pone come una delle favorite". "Cosa mi ha sorpreso di più dell'Italia? Mi sta piacendo che trasmette sicurezza a chi guarda la squadra. C'è grande compattezza, voglia ed equilibrio. Una squadra che non prende gol da tempo fa ben pensare e dà sicurezza. Bisogna aspettare qualche partita più difficile ma bisogna essere molto fiduciosi. I numeri non possono essere un caso".

ARBITRI - "Qui si vede che stanno lasciando giocare. Rispetto all'Italia sicuramente si è meno fiscali. Dipende dallo stile di gioco anche del Paese. Da certe parti il calcio è più duro. Personalmente preferisco quando l'arbitro magari chiude un occhio e lascia giocare".

GOL DI SERIE A - "Calciatori di Serie A che si mettono in mostra? Sicuramente il campionato italiano si è alzato tanto di livello. Ci sono giocatori che hanno alzato il livello. I numeri dell'Europeo lo dimostrano".

SIMILITUDINI - "Analogie tra mia Italia e questa di Mancini? Sicuramente c'è una cosa che mi colpisce. La compattezza del gruppo. Chi gioca e chi è in panchina, ma anche lo staff. Questa è una cosa che rivedo in quello che eravamo riusciti a raggiungere anche noi quando abbiamo disputato gli Europei".

SOPRESA - "C'è la possibilità che avvenga una sorpresa e che l'Europeo venga vinto da una sorpresa? Sinceramente no. Non credo possa avvenire questo. Rispetto alle favorite, Francia, Germania, Italia e Belgio non vedo outsiders. Noi, incrociamo le dita, speriamo bene".

CAMMINO - "Se tutto va bene da parte dell'Italia e del Belgio ci sarà il match tra le due squadre? Il Belgio è migliorato molto. Ma c'è anche un dato di fatto: nonostante siano primi nel ranking Fifa non hanno mai vinto. Possono essere una delle candidate alla vittoria finale ma quando arrivi alla situazione calda, beh, devono dimostrare di aver fatto il salto di qualità. La vittoria ti porta nella storia, essere primi nel ranking resta una cosa bella, 'bellina', ma poi... Le potenzialità ci sono ma devono vincere".

ERIKSEN - Una parola su Eriksen: "Sono stati dei momenti orribili. Mi son trovato da solo mentre tutto succedeva. Avrei voluto avere qualcuno accanto. Nel mondo del calcio vedere questa situazione... ovviamente sarebbe stata una cosa terribile per qualsiasi giocatore ma con una persona con la quale hai vissuto un anno e mezzo. Mi ha davvero colpito in maniera profonda. Son contento ora che si sia risolta nella maniera migliore. Christian è tornato a vivere ed è la cosa più importante. Bisogna ringraziare tutti i compagni, Kjaer in primis. E anche tutti quelli che sono intervenuti dopo. Bisogna essere preparati in quel tipo di situazione". "Io auguro a Christian di stare sereno con la famiglia e di godersi la vita. Poi ci sarà tempo per le altre situazioni. Il calcio verrà dopo".

FUTURO - "Cosa farò la prossima stagione? Io studierò e resterò aggiornato. Magari sfrutterò questo periodo per stare più vicino alla mia famiglia. Poi vedremo...".

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