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Coppa Italia, l’Inter doma il Pordenone solo ai rigori (5-4)

(Getty Images)

I friulani sfiorano l'impresa, ma ai quarti vanno i nerazzurri dopo lo 0-0 al 120'

Redazione ITASportPress

Presentata come una sfida storica anche attraverso tweet ironici dei neroverdi friulani, Inter-Pordenone si è invece rivelata una partita in piena regola, combattuta fino alla fine e prolungatasi ai tempi supplementari.

La qualificazione dei nerazzurri ai quarti di finale di Coppa Italia è stata più sofferta del previsto almeno per quanto riguarda il risultato, essendo maturata solo dopo i calci di rigore.

Nei 120’ di gioco, però, si è quasi giocato a una porta, con 17 calci d’angolo per l'Inter, in campo con appena due titolari, Skriniar e Vecino, ma capace di creare una dozzina di occasioni da rete, sprecate dai giocatori di Spalletti o sventate dal portiere del Pordenone Perilli.

La squadra di Colucci ha comunque venduto cara la pelle, resistendo stoicamente dopo essere anche riuscita a spaventare l’Inter in qualche occasione grazie all’intraprendenza di Nunzella, oppositore sulla fascia di Karamoh ispirato, ma solo nel primo tempo, e di Magnaghi, che ha colpito un clamoroso palo al 31’.

Per il resto, però, solo Inter grazie soprattutto alla vena al cross di Joao Cancelo. Perisic ha però avuto le polveri bagnate e a nulla è valso l’ingresso all'80' di Icardi, protagonista di una delle due azioni significative dei tempi supplementari: l’argentino ha colpito il palo di testa, prima dell’ennesima gran parata di Perilli su Ranocchia.

Poi i rigori: Perilli strega Skriniar e, con uno spettacolare intervento di piede, anche Gagliardini. Per il Pordenone sbagliano subito Misuraca e poi Lulli. Ad oltranza è decisivo l'errore di Parodi prima della trasformazione di Nagatomo.