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Coronavirus, Galliani: “Tagli agli stipendi dei giocatori? Serve un arbitrato. Sull’assegnazione dello scudetto…”

Galliani (getty images)

L'ad del Monza sullo sport italiano ai tempi del coronavirus

Redazione ITASportPress

Adriano Galliani, oggi ad del Monza, è intervenuto nel corso di in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport per parlare dei possibili accorgimenti che il calcio italiano dovrebbe darsi per ripartire dopo l'emergenza coronavirus. Tema bollente è quello economico con l'ipotesi del taglio degli stipendi ai calciatori.

FUTURO - Realista Galliani che spiega come prima o poi tutta la vicenda terminerà: "C’è un prima-Coronavirus e ci sarà un dopo, ci stiamo anche accorgendo di quanto lavoro si possa fare da casa. Una volta superata la fase critica dovremo guardare in faccia una realtà cambiata radicalmente dall’emergenza". "Taglio agli stipendi dei giocatori? Non ha senso parlare di numero. Dieci, quindici, venti per cento…? Mi assumo la paternità di questa soluzione: per la conta dei danni ci si affidi ad una grande società di revisione autonoma. La percentuale della riduzione dovrà essere la stessa di quella delle perdite. Serve un arbitrato. Il calcio alla fine perderà il 5, il 10 o il 15? E il taglio dovrà essere del 5, del 10 o del 15. Il resto sono soltanto chiacchiere".

CALCIO - Sulle decisioni recenti prese dalla Uefa sulle varie competizioni: "L’Uefa ha fatto molto bene a spostare Euro 2020 e la Fifa si è adeguata con la Coppa America, anche se da quelle parti il problema è meno avvertito. La ripresa dei campionati potrebbe essere a maggio, ci sarebbero i tempi per concluderli. Playoff? Sono per il rispetto dei regolamenti, siamo partiti in un modo e in quel modo dobbiamo finire. Se non si dovessero completare tutte le 38 giornate sarebbe giusto cristallizzare la classifica al momento dell’ultimo turno disputato, come in altri sport ma mi auguro non ci sia bisogno di arrivare a questo".