ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Coronavirus, Guly: “In Argentina c’è panico. Se il Paese si ferma sarà un disastro…”

screenshot

L'ex giocatore anche di Inter e Milan e l'emergenza per il Covid-19

Redazione ITASportPress

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, l'ex esterno anche di Inter e Milan, Andrés Guglielminpietro, conosciuto anche come Guly, ha parlato della situazione legata all'emergenza coronavirus in Argentina ammettendo la grande preoccupazione che circola nel suo Paese: "Io sono a La Plata, vicino Buenos Aires. In città serpeggia il panico, soprattutto sentendo le notizie che arrivano dall’Italia e dalla Spagna", ha ammesso l'ex calciatore. E sul calcio fermato: "Sono stati i giocatori e i dirigenti a fare pressioni per interrompere il campionato. L’esperienza di ciò che è successo in Europa, dove si è andati avanti e molti sono risultati positivi al coronavirus, è stata fondamentale per convincere il movimento a fermarsi in tempo".

DISASTRO - Anche a livello economico, Guly sa che non sarà per nulla facile: "Per il momento i casi in Argentina sono pochi, meno di 100, ma le persone stanno iniziando a stare a casa in auto-isolamento: per le strade della città c’è poco movimento. Questa situazione non tornerà alla normalità in poco tempo, finché non sarà identificato un farmaco o un vaccino. Prima o poi gli infettati arriveranno anche in Argentina e questo avrà impatti sul sistema economico argentino che è molto fragile: all’estero la situazione è più sostenibile e i Governi possono, in qualche modo, intervenire e far ripartire l’economia, qua è uno scenario impossibile. Se l’Argentina dovesse fermarsi per uno o due mesi, sarebbe un disastro. Come popolo siamo abituati alle crisi economiche, ma questa sarebbe unica nel suo genere".