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Coronavirus, Sorrentino ha paura: “Se continua così, non ci sarà neanche un’estate da godersi…”

Sorrentino (getty images)

"Per rispetto dei morti e dei medici bisogna stare in casa"

Redazione ITASportPress

Stefano Sorrentino, storico ex portiere anche di Palermo e Chievo, è intervenuto ai microfoni di TMW nel corso della trasmissione Stadio Aperto per parlare dei temi del momento. In modo particolare dell'emergenza coronavirus e delle difficoltà a superare una situazione davvero problematica che potrebbe durare ancora a lungo.

A CASA - "Sono due settimane che siamo rinchiusi in casa", ha detto Sorrentino. "Sono uscito solo un paio di volte per la spesa. In questi momenti si riassaporano tante cose date per scontate nella routine frenetica della vita. Ho ripreso contatti con la scuola dopo tanti anni grazie alle mie figlie. E poi tante altre piccole cose che nella vita quotidiana non riesci a fare. Vedo ancora comunque troppa gente in giro, anche qui a Torino".

RISCHIO - E sulle difficoltà a far capire la situazione alle persone, l'ex portiere ha proseguito: "La gente forse non ha capito la gravità della situazione. Non ci chiedono nulla di particolare, solo di stare in casa. So che è una grande prova, ma bisogna avere rispetto per chi in questi giorni sta perdendo tanti cari. Mia moglie è nativa di un paese vicino Bergamo e stiamo vivendo il tutto non bene. Per rispetto dei morti e di chi è in difficoltà ora, ma soprattutto per i medici e gli infermieri in prima linea, che stanno facendo cose straordinarie, bisogna stare a casa. Tutti vogliamo che finisca presto. Il discorso è uno solo: bisogna stare a casa, non ci sono altri discorsi da fare. Sono due settimane che faccio esercizio fisico in casa, ma vedo poi immagini di tutti in bicicletta e che corrono, per mettersi in forma per l'estate. Se continua così, non ci sarà neanche un'estate da godersi. Bisogna rimanere fermi nelle proprie abitazioni".