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Cristiano Ronaldo, il presidente del Nacional Madeira rivela: “Quando arrivò a 10 anni pagammo palloni e qualche maglia…”

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"Siamo stati lieti di aiutarlo per allenarsi. L'ho trovato motivato e determinato"

Redazione ITASportPress

Interessante intervista rilasciata dal presidente del Nacional MadeiraRui Antonio Macedo Alves ai microfoni di Tuttosport in merito a Cristiano Ronaldo. L'asso portoghese, in questi giorni di quarantena in Portogallo, si è allenato in campo con la sua vecchia squadra, la stessa che a 10 anni lo accolse e gli fece muovere i primi passi.

Il patron del club ha raccontato alcuni aspetti del CR7 che fu e di quello che è diventato: "Quando Cristiano arrivò nel nostro settore giovanile aveva 10 anni e alla sua prima società, l’Andorinha, in cambio demmo palloni e mute di maglie. Nel 1997 sono stato io il presidente che ha firmato il suo passaggio allo Sporting Lisbona. All'epoca era già bravissimo ma era impossibile immaginare che sarebbe potuto diventare il giocatore più forte della storia".

MOTIVATO - Adesso l'attaccante della Juventus si sta allenando nei campi del Nacional che gli ha messo a disposizione il suo stadio per allenarsi: "Cristiano ci ha chiamato e noi siamo stati ben lieti di dargli questa possibilità. Abbiamo rispettato le regole e i protocolli sanitari di Madeira legati al Covid-19, a partire dal rispetto delle distanze di sicurezza. Cris è stato un nostro ragazzo e adesso è il miglior esempio possibile per l’Accademia del Nacional. È un modello per tutto il mondo". E sulle condizioni di Cristiano Ronaldo: "Non viene tutti i giorni, ma lho trovato super motivato e determinato. L’aria di Madeira gli avrà trasmesso ancora più energia positiva. Si sta allenando al massimo. Non vede l’ora che l’emergenza sanitaria finisca".