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IL NUMERO UNO DELLA LEGA

Dal Pino: “Servono riforme e anche sacrificio su stipendi dei calciatori”

Dal Pino (Getty Images)

Parla il presidente della Lega Serie A

Redazione ITASportPress

Intervenuto a Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch'Io Sport, Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha commentato le vicende calde della stagione appena conclusa tra campo, Covid e futuro.

Le parole di Dal Pino

STAGIONE - "Il bilancio della stagione? Un'annata molto intensa. La pandemia ha messo a dura prova le società e le strutture. Abbiamo chiuso un campionato difficilissimo. Un'annata date le infinite date di gioco, con gli Europei che ci obbligavano a concludere prime con le partite. Abbiamo chiuso la stagione col oltre 200 positivi al covid, tra giocatori e staff. Un miracolo", ha detto Dal Pino. "Scudetto? Complimenti all'Inter. Ma anche alla Juventus per la Coppa Italia. E' stata una gioia poter vedere la stagione arrivare fino alla fine".

FUTURO - "La Serie A ha bisogno di riforme. Credo ci sia consapevolezza da parte di tutti i club della necessità di queste riforme. C'è una situazione finanziaria e patrimoniale 5 miliardi circa di debiti e negli ultimi 18 mesi la Serie A ha perso quasi 1 miliardo di euro. Dobbiamo rilanciare la Serie A per farla tornare il più bel campionato d'Europa, ma dobbiamo farlo virtuosamente per creare sistema sano. Lavoriamo con la FIGC e ringrazio Gravina col quale si lavoro molto bene".

STIPENDI - "Dobbiamo lavorare con i club per riportare i costi ad essere inferiori. E allo stesso tempo dobbiamo lavorare con l'associazione allenatori e giocatori per trovare un equilibrio che passerà attraverso un sacrificio anche da parte dei giocatori".

VACCINI - "Si può pensare ad un piano vaccini per i giocatori? Sì, assolutamente. A luglio inizieranno i ritiri e noi vogliamo siano al 100% sicuri. I vaccini sono un punto fondamentale".

FORMAT SERIE A - "Riduzione Serie A a 18 squadre? Un tema molto caro a tante società. Ma si deve partire dal principio che il sistema così non sta più in piedi. Dal 2024 abbiamo la nuova Champions con molte più gare e occorrerà cambiare. Noi abbiamo iniziato dalla Coppa Italia. I giocatori non sono delle macchine. Dobbiamo costruire qualcosa che sia funzionale al sistema". "Esclusione squadre di Serie C? Credo ci siano le condizioni per aver trovato un accordo. In settimana avremo novità. Chi vince la Coppa Italia direttamente in Champions? Non decidiamo noi ma è un tema che riguarda la Uefa ma mi pare possa essere un bel modo per dare maggiore rilievo alla competizione".

FONDI E SUPERLEGA - "Io ho una posizione chiara. Un sistema che ha 5 miliardi di debito che perde soldi e che ha ricavi per 3 miliardi ha bisogno di cambiare. Quando io ho portato avanti il progetto dei fondi, l'obiettivo era andare a parlare dei principali temi che rappresentano le criticità attuali. No altro debito e accompagnare la Lega alla trasformazione a Media Company. La Lega deve farlo con una Governance adeguata". "Io ho proposto il tema e personalmente non ho mai partecipato in nessuna riunione di negoziazione. Ho lasciato fossero le squadre a trattare. Sono loro che devono sentirsi in grado di affrontare questo tema. Poi è andata come è andata ma nulla è definitivo. Bisogna capire che un cambiamento deve esserci".

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