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De Biasi: “L’Italia è lo specchio di quello che produce la Serie A”

"E' importante avere sicurezza per chi entra in questo nuovo contesto. Non è stato facile per Di Biagio lavorare così"

Redazione ITASportPress

Una sconfitta, 2-0 a Manchester contro l’Argentina, e un pareggio a Wembleyal cospetto dei padroni di casa dell’Inghilterra. Riparte da queste due amichevoli il nuovo corso dell’Italia che, a meno di colpi di scena, si affiderà ad un nuovo commissario tecnico e saluterà quindi Luigi Di Biagio, comunque destinato a restare in FIGC.

Per parlare del delicato momento degli azzurri la redazione di Radio Sportiva ha contatto Gianni De Biasi, che in cuffia da oltremanica ha raccontato le ultime due partite per Rai Sport; ecco il punto di vista dell’ex commissario tecnico dell'Albania:

TELECRONISTA - "Esperienza che mi piace, così posso studiare il calcio in maniera più attenta. Posso valutare diversi aspetti e i calciatori

WEMBLEY - "Non è stata una partita bellissima, mi aspettavo di più dall'Inghilterra, ma l'Italia ha tenuto bene in campo. Si poteva anche andare in vantaggio, ma al momento si fa fatica a buttarla dentro".

PARAGONE - "Diverso rendimento di alcuni giocatori tra Serie A e Nazionale? Il livello del nostro campionato si è abbassato, ma in linea di massima ci stiamo avvicinando alle altre realtà europee. L'esempio della Juventus è lampante. Quando affronti Argentina e Inghilterra è normale avere difficoltà, ci sono atleti di grande spessore".

DI BIAGIO - "Si è vista la sua mano, ha dato una idea di gioco alla squadra: il pressing alto è una cosa importante, soprattutto contro una squadra come l'Inghilterra che in contropiede è letale. Adesso ci vuole continuità, è importante avere sicurezza per chi entra in questo nuovo contesto. Non è stato facile per Di Biagio lavorare così".

NUOVO C.T. - "Non è questo il problema principale. Deve crescere il nostro movimento, si deve ripartire dalla base. Con Cannavaro, Nesta e Maldini ci sentivamo i più forti del mondo, oggi siamo lo specchio di quello che produce il nostro campionato".

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