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De Laurentiis: “Calcio italiano da rivedere. Partenza impossibile con questi debiti”

Redazione ITASportPress

Le parole del presidente del Napoli

"Il calcio italiano va rivisto, servono nuove regole". Ne è convinto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il numero uno del club partenopeo, infatti, ha spiegato il suo punto di vista sulla situazione del calcio italiano, alle prese con la ripartenza dopo la grave emergenza legata al Coronavirus. Uno spettro che continua a far paura. Queste le sue parole riportate da Goal.com: "Serve rispetto per i tifosi, i campionati devono avere la priorità ma invece sembriamo dei dipendenti dell'UEFA: Ceferin esiste in funzione dei paesi e dei club, non il contrario. I casi di contagio aumentano, in Francia e Spagna sono tornati i focolai, il vaccino è lontano e dobbiamo capire se lavoriamo per la Nazionale di Mancini o per i tifosi napoletani, la Juve per i tifosi juventini e così via. Ci sono stati dei casi alla Roma, ne escono a destra e a sinistra, poi gli stadi sono chiusi: si tratta di auto-castrarsi ed è da stupidi".

DEBITI

Poi De Laurentiis punta il dito sulle problematiche delle varie società: "Venti club tranne noi hanno collezionato 3 miliardi di debiti, va bene? Per la FIGC non sarebbero nemmeno ammissibili, ma poi il povero Gravina che può fare? Non partiamo? Solo quattro squadre al via? Ero l'unico che si batteva per i cinque cambi, ancor prima per la panchina lunga visto che prima si mandavano in tribuna calciatori regolarmente pagati. Per chi fa le coppe c'è il Financial Fair Play, gli altri tredici club non partecipano e spesso si va in minoranza in assemblea".