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De Ligt: “Fino ai 15 anni giocavo trequartista. Il segreto della forza di Van Dijk? Non fa contrasti…”

de ligt Juventus (getty images)

Il centrale della Juventus si racconta

Redazione ITASportPress

Attraverso il sito ufficiale della Uefa, è possibile leggere una bella intervista rilasciata tempo fa e pubblicata quest'oggi, del difensore della JuventusMatthijs de Ligt. L'olandese si è raccontato dal principio, da quando era un ragazzino fino all'evoluzione con l'Ajax e l'arrivo alla Vecchia Signora.

GIOCO - Sulle caratteristiche offensive del gioco della sua ex squadra, De Ligt ha detto: "Gioco d'attacco dell'Ajax? Per me era difficile perché mi ritrovavo molto spesso ad affrontare un attaccante nell'uno contro uno. In Italia, invece, si preferisce avere più uomini contro un attaccante, quindi è diverso, ma quell'esperienza mi ha permesso di diventare il difensore che sono oggi. Non ho paura di andare uno contro uno, né di difendere alto, e l'ho imparato all'Ajax".

PRINCIPIO - Ma all'inizio l'olandese non giocava neppure in difesa bensì molto più avanti: "Fino ai 15 anni giocavo trequartista. Ho giocato molto a centrocampo e ho segnato anche qualche gol o fatto qualche assist poi mi hanno detto che per la mia carriera sarebbe stato meglio giocare difensore centrale. Ammetto che all'inizio pensavo: 'Non mi piace giocare in difesa', ma ora capisco che giocare da centrocampista mi ha aiutato. Sono contento di questa crescita".

DIFENSORI - Sui giocatori in difesa più forti e le loro caratteristiche: "Van Dijk? Per un difensore il contrasto è una cosa spettacolare. Piace a tutti, ma lui non ne fa mai. Sa sempre essere al posto giusto nel momento giusto. Questa è la cosa importante", ha detto de Ligt sul connazionale e collega di reparto per l'Olanda. E sui colpi di testa: "Essere bravi in questa caratteristica è una combinazione di tanti fattori: tempismo, potenza e salto, ma il più importante è un quarto: il coraggio".

CHAMPIONS - Passando al presente, in ottica Champions League: "Se spero di vincera con la Juventus? L'importante è crederci. Penso che ogni squadra sogni di vincerla perché sono tutte molto forti, ma non si può mai dire chi la spunterà. Noi ci impegniamo al massimo, sappiamo di essere forti, abbiamo le qualità e dobbiamo dimostrarlo. Non so dirti se riusciremo a vincerla. Naturalmente le qualità ci sono, staremo a vedere".