PERSONALE - De Zerbi ha poi parlato del suo stile e di come è da allenatore: "Tutta la stampa italiana mi descrive come un malato di calcio, il filosofo. Non hanno capito niente. Io son malato di tattica, ma questa non supera il 25-30% perché il resto è mia gestione. Capisco le persone più complesse perché sono stato calciatore ed ero anche io complesso. Questi, se li capisci, sono i più intelligenti e sensibili e se ti ripagano dieci volte di più".
GUARDIOLA - Non manca un passaggio su Pep Guardiola: "Gli voglio bene, è la persona che mi ha aiutato di più quando sono arrivato là. Quando ho firmato ho firmato via PEC, mi ha telefonato per dirmi in bocca al lupo, se avevo bisogno di qualcosa [...]. Lui è il numero uno della storia insieme a Sacchi e pochi altri. Non considero quelli che hanno vinto di più come quelli che hanno cambiato il calcio, ho altri termini. Vedo tanta cattiveria ed invidia dagli addetti ai lavori, non dai giornalisti, cosa deve fare? Ha vinto 5 Premier, il numero di Champions non è ciò che dà il suo valore".

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