Lunga ed interessante intervista rilasciata nelle scorse ore da Angel Di Maria a Olé. El Fideo, calciatore dell'Argentina e ora della Juventus, ha avuto modo di ripercorrere alcuni dei momenti più importanti della sua vita, privata e professionale.


EL FIDEO
Di Maria racconta: “Mia figlia era quasi morta. Mi ha insegnato a combattere”
Non sono mancati i commenti sul Mondiale, sulla festa e sulla voglia di portare a casa la Coppa. Ma a spiccare è anche la parte privata con un pensiero particolare alla figlia, nata prematura e che ha lottato contro la morte.
"La famiglia e mia figlia quasi morta? È solo quello, non c’è nient’altro. Mia figlia era quasi morta: era un 70/30. Ha continuato a combattere, ha combattuto e combattuto. Penso che queste cose rafforzino, ti facciano pensare. Mia figlia mi ha insegnato a combattere, a non mollare mai. Ricordiamo sempre la stessa cosa, ma grazie a Dio oggi sta meglio che mai", ha detto Di Maria sulla figlia nata prematura.
"Io facevo avanti e indietro in ospedale? Andavamo tutti i giorni all’ospedale ma fu un'annata importante anche sul campo: quell’anno vincemmo la Copa del Rey, una grande annata davvero. Era nata mia figlia e una settimana dopo ho fatto gol sul campo dell’Atlético. Essere un padre e tornare a casa senza tua figlia è molto difficile".

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