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Di Natale: “Mi piacerebbe offrire un contributo al calcio italiano. Bisogna puntare sui giovani”

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"E' l'unica strada per rilanciarci. Prima te ne rendi conto e più sei avvantaggiato"

Redazione ITASportPress

Antonio Di Natale, ex bomber e capitano dell'Udinese, ha rilasciato un'intervista al quotidiano 'L'Eco di Bergamo'. Il nativo di Napoli ha parlato della squadra friulana, dell'Atalanta e del suo futuro; ecco quanto dichiarato: "Fino a qualche anno fa, noi all'Udinese, eravamo abituati a giocarcela entro le prime sei o sette del campionato. Ora fatichiamo a fare 40 punti. L'Atalanta al contrario sta avanzando gradualmente, di stagione in stagione. Ho conosciuto la proprietà dell'Atalanta, cominciando ad approfondire un po' il calcio giovanile, qualche tempo fa, quando il direttore era Pierpaolo Marino. E' proprio dai vivai che bisogna ricominciare e l'Atalanta ha sempre curato questo settore. Udinese-Atalanta? Lo scopo dell'Udinese è far divertire il pubblico. Per noi il risultato non conta, conta solo per l'Atalanta. In attacco abbiamo le nostre armi per far male: penso a Zapata e Thereau. Mio futuro? Per un anno, stacco. Sto a casa fra Udine e Empoli. Curo le mie attività. A Udine ho un paio di scuole calcio. A Empoli la città di mia moglie, ci occupiamo di immobili. Qui vicino c'è Coverciano. Mi piacerebbe fornire un contributo al calcio italiano, in generale partendo dai giovani. E' l'unica strada per rilanciarci. Prima te ne rendi conto - come l'Atalanta - e più sei avvantaggiato".

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