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Donadoni: “Italia? Niente catastrofismi. Il difetto più evidente…”

Donadoni

L'ex mister e CT sul percorso dell'Italia chiamata ai playoff per andare al Mondiale

Redazione ITASportPress

La delusione dell'Italia del pallone per il mancato approdo diretto al Mondiale in Qatar è ancora tanta. Il doppio pareggio con Svizzera e Irlanda del Nord ha condannato la formazione di Roberto Mancini al playoff che si terrà a marzo. Una situazione che Roberto Donadoni, ex ct azzurro, ha commentato in questo modo nel corso di un'interessante intervista a La Repubblica: "Niente catastrofismi, la squadra è valida e si giocherà le sue carte con avversarie altrettanto desiderose di andare al Mondiale. A proposito, il Portogallo è nelle nostre stesse condizioni e mi rifiuto di pensare che lo dobbiamo evitare: sarebbe già partire un po' sconfitti, un segno di debolezza. Lo spirito di rivalsa ci deve fare pensare che possiamo battere chiunque".

"Quale è stato il difetto? La poca cattiveria agonistica. So che cosa può passare per la testa in certi momenti. Escludo che sia dipeso dalle motivazioni, semmai ho notato una condizione fisica inferiore rispetto al solito. E forse, facendo un po' meno la partita, avremmo avuto più sbocchi".

Poi sul rigore calciato da Jorginho contro la Svizzera che avrebbe cambiato gli scenari: "Il rigore è una questione mentale: il fatto che lo abbia voluto tirare lui significa che voleva scacciare un po' i demoni del rigore sbagliato prima. Certo, calciarlo meglio forse avrebbe cambiato le cose, anche se non eravamo stati così superiori alla Svizzera. Ma è ancora tutto nelle nostre mani".

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