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Donadoni: “Supercoppa a Gedda? Mia moglie doveva mettersi il velo, altrimenti la polizia…”

Il tecnico parla del prossimo match tra Juventus-Milan valido per la finale di Supercoppa Italiana

Redazione ITASportPress

Ancora pochi giorni alla finale di Supercoppa Italiana. La sfida, che si terrà a Gedda, in Arabia Saudita, è prevista per mercoledì 16 gennaio. Non mancano le polemiche riguardo alle discriminazioni tra uomo e donna, in un Paese, che in questo senso, ha leggi molto rigide.

Intervistato da Repubblica, arriva anche il commento di chi, in Arabia, ha passato l'ultima parte della propria carriera da allenatore: Roberto Donadoni. L'ex tecnico del Bologna ha parlato raccontando la propria esperienza negli Emirati Arabi.

CONTESTO NON SEMPLICE - "Nei giorni scorsi ho seguito poco il dibattito riguardo la Supercoppa. Posso dire con cognizione di causa che si tratta di luoghi nei quali, se non ci vai, non puoi renderti conto di come si vive. Non bastano certo tre o quattro giorni per cambiare le cose". E in merito alla propria esperienza, Donadoni racconta: "Io ci ho vissuto per sei mesi, da novembre ad aprile. La ritengo un’esperienza importante della mia vita, non solo della carriera. Mia moglie andava e veniva dall’Italia. Quand’era a Gedda, doveva vestirsi con l’abaya e mettere il velo, sempre. La polizia morale, i mutawa, vigilava col frustino per chi sgarrava".