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Dunga aiuta il Brasile: “Lezione imparata a Firenze. Rischio guerra politica”

L'ex centrocampista della Fiorentina racconta la sua iniziativa a sostegno dei bisognosi

Redazione ITASportPress

Il Brasile vive un momento difficile di fronte all'emergenza Coronavirus. L'epidemia si sta espandendo e rischia di aggravare ulteriormente la situazione di uno stato reduce da anni complicati. Un aiuto concreto ai bisognosi è arrivato da Carlos Dunga: l'ex centrocampista campione del mondo nel 1994 ha donato 20 tonnellate di cibo a favore dello stato del Rio Grande do Sul per sostenere la popolazione in questo periodo: "E’ una cosa che faccio da oltre 20 anni. Si tratta di assistenza per persone in difficoltà, bambini, anziani, ospedali - racconta a Radio Toscana - Quando giocavo a Firenze il titolare del Bar Marisa mi portò in ospedale a trovare persone che erano in difficoltà. Una volta tornato in Brasile mi sono ricordato di questa cosa e ho deciso di dare una mano anche io. Con il Coronavirus in Brasile abbiamo una situazione diversa, più complicata perché tante persone fanno lavori giornalieri e non potendo adesso lavorare non hanno da mangiare. Sono in difficoltà anche le strutture per anziani e bambini. Ho coinvolto vari amici che sono titolari di supermercati e padroni di aziende e insieme a Tinga e D’Alessandro, ex giocatori dell’Internacional di Porto Alegre, metteremo a disposizione altre 10 tonnellate di cibo”.

BRASILE - “In Brasile è una situazione particolare anche perché il paese è molto vasto e la gente non conosce ancora bene cosa sia questo virus. È diventata anche una guerra politica invece di concentrarsi sul problema del virus e risolvere i problemi della gente. Poi c’è il problema delle favelas, dove le case sono piccole e abitate magari da 10 persone. Sono state chiuse tutte le aziende però le persone nelle favelas la vita continua normalmente perché non arrivano notizie precise”.