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Elezioni Figc, passi avanti verso la candidatura unica di Gravina: Aic spaccata

Gravina (Getty Images)

Ad un mese dal voto il presidente di Lega Micciché avvia colloqui personalizzati con i colleghi delle altre componenti

Redazione ITASportPress

Tra un mese esatto, la Federcalcio dovrebbe avere un Presidente, dopo otto mesi di Commissariamento affidato a Roberto Fabbricini. Il condizionale è più che mai d'obbligo, ma dall'altra parte sembra farsi largo l'idea che la tornata elettorale del 22 ottobre possa davvero essere quella buona. Bruciata o quasi quasi sul nascere la candidatura di Andrea Abodi, il nome forte resta quello di Gabriele Gravina. Il numero uno della Lega Pro avrebbe campo libero e la certezza di essere eletto se il ticket che lo ha proposto, formato da Lega Pro, Serie D, Arbitri e Assocalciatori, fosse compatto.

Così non è, ma solo perché l'Aic, nella persona del presidente Damiano Tommasi, non vuole venire meno al proprio principio di non votare per Gravina o per il presidente della D Cosimo Sibilia, ma di proporre un proprio candidato. Del resto il piano di riforme di Gravina (format dei campionati, flessibilità degli stipendi) non piace a Tommasi, che però ha il fronte spaccato all'interno dell'Associazione, dato che in tanti spingerebbero per eleggerlo, un presidente.

Se ne saprà di più dopo gli incontri personalizzati che, come riporta La Gazzetta dello Sport, il presidente di Lega Micciché avrà con gli omologhi delle singole componenti. Gravina punta a convincere la Serie A, per avere non solo i voti, ma soprattutto la governabilità per il prossimo biennio: da qui l'idea di una "Golden Share" da affidare ai presidenti di A che, su determinati argomenti, permetta ai club della massima serie di contare più dell'attuale 12%.