gazzanet

Federcalcio, Malagò apre: “Io commissario? Servono adeguate garanzie”

Malagò (Getty Images)

Il presidente del Coni in prima linea per risolvere la crisi politica e tecnica del calcio italiano

Redazione ITASportPress

Giovanni Malagò ha rilasciato un’intervista a La Stampa alla vigilia di un’altra giornata cruciale per lo sport italiano, a 9 giorni dalla mancata qualificazione al Mondiale e a una settimana esatta di distanza dall’esonero del ct Giampiero Ventura, che ha aperto la crisi tecnica proseguita lunedì con le dimissioni di Carlo Tavecchiodal ruolo di numero uno della Federcalcio.

Martedì è stato il giorno degli Stati Generali dello sport italiano, mercoledì sarà quello della Giunta Coni, ma pure delle elezioni della Lega B, passaggio chiave per capire lo stato dell’arte delle varie componenti del calcio.

Il presidente del Coni spiega perché il Commissariamento della Figc non è scontato: occorre evitare il rischio che qualche consigliere impugni la decisione per un vizio di forma e provochi un terremoto ancora più preoccupante.

"I problemi sono evidenti, ma dal punto di vista formale, cioè giuridico, abbiamo tempo fino all’ultimo per ogni valutazione. Se ci sarà la possibilità di intervenire lo faremo, altrimenti se farlo può creare dei problemi alla struttura che rappresento, allora soprassiederemo. Parlavamo da tempo io e Tavecchio della possibilità di mettere mano allo statuto Figc, qualcosa bisogna cambiare per evitare situazioni di stallo che nel passato hanno creato non pochi problemi. Una volta per tutte bisogna fare chiarezza".

“Aspettiamo gli sviluppi dell’assemblea della Lega di B che oggi dovrebbe trovare il proprio presidente - ha aggiunto Malagò - E poi c’è la partita della serie A che deve trovare un presidente di Lega entro l’11 dicembre, perché il commissario, che è Tavecchio non potrà essere procrastinata. Se oggi non ci sono gli estremi, dal punto di vista giuridico, ci saranno di sicuro in caso di mancata elezione”.

Più di un club della Serie A ha chiesto a Malagò di scendere in campo come commissario. Il presidente del Coni, dopo un iniziale rifiuto, sembra più morbido: “Rappresento un’istituzione importante, non posso muovermi senza determinate garanzie. Che ci sia un’idea di grande buon senso è innegabile, sono sincero. Ma ci sono anche le carte e sono da valutare con attenzione, altrimenti da una cosa buona si rischia un autogol. Comunque al momento non ho individuato la figura dell’eventuale commissario”.

Figc, Malagò possibile Commissario