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Figc, Albertini si chiama fuori: “Non mi ricandido, ma bisogna fare in fretta”

Albertini (Getty Images)

Sconfitto da Tavecchio nel 2014, l'ex centrocampista di Milan e Nazionale si dice pronto solo a un contributo da esterno

Redazione ITASportPress

Demetrio Albertini si tira fuori.

L’unico ex calciatore ad essersi candidato alla guida della Federcalcio, nel 2014, quando fu sconfitto da Carlo Tavecchio, ha anticipato che non parteciperà alla nuova corsa elettorale che si aprirà con ogni probabilità dopo il commissariamento: “Io, non mi candido. Assolutamente. Ma certo qualcosa bisogna fare" ha detto Albertini domenica sera a Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'.

"Tre anni fa, dopo la mia non elezione, ho iniziato un nuovo percorso di imprenditore. Amo questo sport e se mai dovessero chiedermi un contributo da esterno, al di là del ruolo, potrei mettermi a disposizione. Ma solo da esterno".

Albertini, vice-presidente della Figc nell'era Abete tra il 2007 e il 2014, ha però ben chiaro il quadro politico della situazione: "Tre anni fa ero dentro e avevo il polso della situazione, adesso sono altri che devono pensarci. Bisogna capire se si riuscirà a eleggere il presidente della Lega di Serie A e se la federazione sarà commissariata. Bisogna agire in fretta, perché siamo troppo indietro rispetto ad altri paesi".

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