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Figc, la lettera al Governo: “Il calcio rischia il collasso”

Gravina (Getty Images)

La Federcalcio chiede aiuto in questo terribile momento di crisi

Redazione ITASportPress

Una lettera aperta della Figc al Governo e al Premier Conte. In questo modo la federazione, a firma di Gabriele Gravina, chiede aiuto e fa sentire la pripria voce a seguito del nuovo DPCM diramato nelle scorse ore che rischia di avere grosse conseguenze anche per il mondo dello sport e del calcio in particolare.

La lettera della Figc al Governo

 Gravina (Getty Images)

"Il nostro sistema calcio ha improntato, e impronta da sempre, alla prioritaria salvaguardia della tutela della salute tutta l’attività di posta in essere in questi difficilissimi mesi caratterizzati dalla emergenza epidemiologica da Covid-19", si legge nella lettera. "Avvertiamo però l’esigenza di evidenziare come il rispetto delle misure di consentimento e gestione della emergenza epidemiologica da Covid-19, pur comprensibilmente imposte da parte delle Autorità di Governo, stia arrecando un rilevantissimo danno economico alle società di calcio professionistiche che rischiano un vero e proprio default finanziario. Un mondo, per altro, che al di là del non trascurabile valore sociale, contribuisce in maniera rilevante al sistema economico del Paese".

E ancora: "Si pensi, a tal proposito che, da dati ufficiali del Mef, la contribuzione IRPEF delle società sportive professionistiche nel 2018 è stato pari a 710,7 milioni di cui: 623,1 per la Serie A, 64,6 per la Serie B, 23 per la Serie C. Sono queste le ragioni che ci costringono a chiedere di prevedere che nel provvedimento di legge urgente in via di predisposizione per il ristorno dei settori colpiti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020, vi siano adeguate forme di ristoro anche per le società di calcio professionistiche a serio rischio di sopravvivenza, anche per il venir meno dei ‘ricavi di botteghino’, e che restano ancora una volta interessate dalle limitazioni previste nel Decreto de quo".

L'avv. Di Cintio dice la sua

L'avv. Cesare Di Cintio esperto di diritto sportivo ha espresso il suo parere sulla vicenda: "L'allarme lanciato da Lega Serie A, Serie B, Figc e dall'intero mondo del pallone è chiaro: senza aiuti immediati dal Governo, il sistema calcio collassa. Aumentano i costi e i ricavi quasi si azzerano, in una situazione che è diventata insostenibile ormai da mesi. La paura di uno stop definitivo riguarda da vicinissimo anche moltissimi club dilettantistici, congelati almeno fino al 24 novembre. Con la paura concreta che per molte società questo divenga il punto di non ritorno..."