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Foggia, il congedo di Mancini: “Punti di vista differenti con la dirigenza, non c’entra la sconfitta”

L'allenatore si è dimesso dopo la prima giornata di Serie D

Redazione ITASportPress

Era partita con grande entusiasmo la nuova avventura del Foggia in Serie D. Ad inizio agosto l'insediamento di Amantino Mancini come allenatore del club, il mercato e poi un avvio di campionato che però non ha per nulla convinto: sconfitta per 1-0 col Fasano, società che ha imposto ai giocatori un allenamento all'alba e le conseguenti dimissioni dello stesso ex giocatore di Roma, Inter e Milan, fra le altre. In poche parole, l'ambiente vive già un momento di crisi, ma il congedo è stato inevitabile, come ha scritto il brasiliano sul proprio profilo Instagram:

"È con immenso rammarico che mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni dal ruolo di allenatore del Foggia. Ruolo che ho fortemente voluto per la passione di questa piazza e la storia di questa città.

La situazione attuale non mi permette di mettere in pratica la mia idea di calcio e mi porta a prendere questa scelta, molto sofferta, dovuta a punti di vista differenti con la dirigenza. Ringrazio la gente di Foggia, sono onorato, seppur per breve tempo, di aver vissuto il calore, la passione e la dedizione di un popolo verso i propri colori , e sono certo che la storia sia ciclica e che presto torneranno a vivere le emozioni che meritano; per il rispetto profondo che nutro per loro prima di tutto e poi per i sacrifici che la mia vita di professionista mi ha imposto ho preso questa decisione irrevocabile, figlia di un ragionamento sofferto e assolutamente slegato alla sconfitta di Fasano. ZaFò sempre!".