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Galliani su Pirlo alla Juventus: “L’ho sentito al telefono e rideva come un matto perché…”

Galliani (getty images)

L'ad del Monza sicuro: "Si capiva già da allora: era allenatore quando giocava e il campo non tradisce"

Redazione ITASportPress

Ha sorpreso tutti la notizia della scelta di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Juventus. L'ex centrocampista era appena stato nominato tecnico della squadra bianconera U23, ma a distanza di poche ore, è arrivata subito la promozione in prima squadra con l'esonero di Maurizio Sarri. A commentare questo approdo in panchina del Maestro, è stato Adriano Galliani, suo grande amico, e attuale dirigente del Monza.

Galliani: "Era allenatore già quando giocava. L'ho sentito al telefono e..."

 Pirlo (getty images)

Parlando ai microfoni del Corriere dello Sport, Adriano Galliani ha commentato con positività la scelta della Juventus di affidare la guida tecnico ad Andrea Pirlo. L'attuale amministratore delegato del Monza ha rivelato anche un particolare aneddoto relativo a poche ore prima dell'ufficialità della notizia: "L'ho sentito al telefono, rideva come un matto", ha detto il dirigente riferendosi a Pirlo. "Ci eravamo visti a Monzello il 5 agosto per l'amichevole del Monza contro l'Under 19 della Juventus e gli avevo detto 'vedrai, Andrea, che farai una grande carriera, sei destinato ad avere successo anche come tecnico'. Ma non pensavo che potesse impiegare solo tre giorni per arrivare alla panchina della Juve. Immaginavo, che so, tra qualche mese (ride, ndr). Mentre glielo ricordavo lui rideva".

E sulle potenzialità di Pirlo: "Lui allenatore? Si capiva già da quando giocava. Era allenatore quando giocava e il campo non tradisce. Se dovessi definire Andrea con una sola parola direi intelligente. E poi era uno che studiava, Andrea studiava. L'avversario, il contesto, le situazioni, tutto. Un altro che studiava come un matto è Pippo (Inzaghi ndr). Al punto che quando devo prendere un giocatore il primo che chiamo è lui. Mi faccio fare una relazione". E ancora su Pirlo: "Credo che alla Juve farà benissimo. Gli ho fatto i complimenti. La sua cessione l'errore più grande? Confermo. Aggiunsi anche che fu un errore in compartecipazione con altri. Non mi chieda chi... Sono passati nove anni, di certe cose non ho memoria".