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Gasperini: “Ho messo foto di lupi nello spogliatoio”

Gasperini (getty images)

Il tecnico dell'Atalanta racconta l'ambiente nerazzurro

Redazione ITASportPress

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato in una lunga ed interessante intervista rilasciata al tabloid britannico The Guardian. Il tecnico della Dea ha affrontato diversi temi legati al mondo nerazzurri, soprattutto relativamente ai duri allenamenti e alle sue modalità di training e motivazione della squadra.

La squadra di Bergamo, ormai, non è più una sorpresa e ha fatto un grandissimo salto di qualità immergendosi a tutti gli effetti nel calcio che conta: in Italia e in Europa.

Gasperini, il duro allenamento

 Atalanta (getty images)

Lo aveva detto in una recente intervista anche il capitano Papu Gomez, lo conferma adesso anche Gasperini: i suoi allenamenti devo essere al massimo e senza sosta: "Durante l'allenamento, i miei giocatori devono lottare e sudare; quelli che non sono abituati a lavorare sodo, dico la verità, mi spaventano". E ancora: "Dal sacrificio nascono le vittorie. Se non corri in allenamento, non corri durante le partite. Poi, ovviamente, è importante divertirsi anche in allenamento perché da ciò deriva lo stile di gioco e la qualità di tutta la squadra".

Motivazione estrema

 foto ufficiale Atalanta Twitter

Ma non solo allenamenti, Gasperini ha anche un'arma in più per motivare i suoi: una foto speciale. "Ho messo la foto di un branco di lupi nello spogliatoio", ha rivelato il mister. "Ci sono dei lupi nella parte anteriore, alcuni nel mezzo e uno nella parte posteriore. Quelli in primo piano possono impostare il ritmo all'inizio. I lupi successivi sono i più forti, sono quelli che devono proteggere tutti se vengono attaccati. Quelli al centro sono sempre protetti. Poi ci sono altri cinque forti più indietro per proteggere un attacco da lì. L'ultimo è il capo e si assicura che nessuno venga lasciato indietro. Mantiene tutti uniti ed è sempre pronto a correre ovunque; per proteggere l'intero gruppo". Il significato lo spiega lo stesso Gasp: "Il messaggio è che un leader non si limita a rimanere in prima linea ma si prende cura di tutta la squadra. Questo è ciò che voglio dai miei giocatori".

La crescita di Ilicic

 Ilicic (getty images)

Spazio anche ad uno dei giocatori simbolo di questa Atalanta: Josip Ilicic con il quale Gasperini ha da sempre un grande rapporto: "Lo chiamavamo 'Josip la nonna' perché andava solo in giro ad essere gentile con tutti. Abbiamo dovuto convincerlo ad aumentare i suoi sforzi in allenamento. Gli mancava quel passo mentale, ma una volta cambiato il suo modo di pensare abbiamo smesso di chiamarlo nonna. Adesso lo chiamiamo 'Il Professore'. Ha capito che ci si può anche divertire in allenamento, lavorando duro. E per questo è rinato. Cinque goal in Champions League in questa stagione sono un risultato eccezionale".

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