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LA RISPOSTA

Gattuso: “Impazzisco quando mi danno del razzista”

Gattuso
Le parole di Ringhio dopo le ultime polemiche da parte dei tifosi del Valencia

Redazione ITASportPress

Gennaro Gattuso molto vicino ad essere il nuovo allenatore del Valencia, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera cercando di respingere le accuse degli ultimi giorni nei suoi confronti a proposito del razzismo e non solo.

"IMPAZZISCO" - "Sono figlio di emigranti, non posso essere razzista. Sono molto diverso da come vengo descritto da 12 mesi a questa parte. C'è l'obiettivo di delegittimare una persona, una vita. I tribunali sono cose serie, mentre qui il patibolo tecnologico si abbatte e definisce sentenze senza possibilità di appello. Io non sono un tipo da social. Se mi chiamano Ringhio, ci sarà un motivo. Non vado a caccia di facili consensi, non faccio il simpatico a comando. Sono uno che lavora, che ha sempre lavorato, che ha faticato tanto e che è grato alla vita per quello che gli ha dato. Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire", ha detto Gattuso.

VITA - "Io sono uno che lavora, che ha sempre lavorato, che ha faticato tanto e che è grato alla vita per quello che gli ha dato. Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire. Nessuno può essere giudicato, mai, per il colore della pelle. Il razzismo va combattuto sempre. Per me conta la persona, la sua onestà, la sua lealtà". Poi sulle sue origini: "I miei erano falegnami, io ho lasciato casa a 12 anni per fare il calciatore. Ho patito, ma in silenzio. Mio padre è andato a lavorare in Germania per un ann e mezzo, un quarto della mia famiglia è sparso nel mondo, tutti sono andati a cercare quella fortuna che la Calabria non gli aveva concesso. Come diavolo potrei essere razzista?".

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