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LE PAROLE

Guerra in Ucraina, la fuga di Fonseca: “Notte in bunker e viaggio di trenta ore”

Guerra in Ucraina, la fuga di Fonseca: “Notte in bunker e viaggio di trenta ore” - immagine 1

Le parole dell'ex tecnico giallorosso

Redazione ITASportPress

Uno dei personaggi del mondo del calcio che ha vissuto il dramma della guerra in Ucraina è sicuramente Paulo Fonseca. Il tecnico ex Roma è rimasto bloccato a Kiev e ai microfoni di Sky Sport UK ha raccontato la sua situazione e la fuga dal conflitto. Questa la sua testimonianza:

"Tutti stavano cercando di lasciare Kiev. Srna mi ha chiamato e mi ha detto di venire all’hotel di proprietà del presidente dello Shakhtar. Ci siamo trasferiti in hotel lì, e lì abbiamo passato la notte in un bunker, per un giorno e mezzo complessivo, con i brasiliani dello Shakhtar e lo staff tecnico. Ho iniziato a pensare che la situazione sarebbe solo peggiorata, quindi abbiamo contattato l’ambasciata portoghese. Ci hanno detto che l’indomani avremmo avuto una macchina per andarcene. Abbiamo iniziato un lungo viaggio in macchina fino al confine, era pericoloso, viaggiavamo giorno e notte senza fermarci. Il viaggio è durato 30 ore e anche di più comprendendo il passaggio del confine con la Moldavia fino all’alloggio in Romania. Ho visto molte truppe ucraine passare sulla strada, ci siamo fermati diverse volte ad ascoltare gli allarmi. C’era molto traffico, per lunghi tratti non si riusciva ad andare oltre i 5 km/h".

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